Anima – Melzi d’Eril: “Pagheremo il dividendo nel 2021, restiamo alla finestra su possibili opportunità di M&A”

“Continueremo a pagare la cedola ai nostri soci anche nel 2021, non vedo alcun motivo per cui non dovremo farlo. Distribuiremo come di consueto il 50% dell’utile netto consolidato che realizzeremo quest’anno, che sulla base dei dati previsionali finora elaborati puntiamo a terminare con un risultato netto in linea con i 145,8 milioni del 2019 o probabilmente anche con qualcosa di meglio”.

Lo ha affermato in un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore Alessandro Melzi d’Eril, Ad di Anima, spiegando che il business “ha mostrato di poter reggere l’urto della pandemia”.

Il manager ha poi parlato del possibile consolidamento del settore. “Nel nostro settore resta fondamentale investire e intendiamo anche liberare risorse che ci permettano di cogliere le opportunità che si aprono. Restiamo alla finestra, in attesa che si chiarisca la situazione sul riassetto dell’intero sistema bancario italiano, perché è da questo che dipende anche il futuro dell’industria del risparmio”, ha puntualizzato il manager.

Anima ha in corso accordi di partnership con diverse banche al centro dei rumor di M&A, tra cui Creval, Banco Bpm e Mps. Un loro coinvolgimento nel risiko “comporterebbe la necessità di ridiscutere i rapporti in corso, ma aprirebbe anche il campo a nuove opportunità, come avviene in ogni fase di discontinuità”, ha riportato il manager.

Anima in passato ha manifestato un interesse per Arca Sgr. Melzi d’Eril ha sottolineato che “è chiaro che nel caso dovesse andare in porto un’operazione fra Bper e Banco Bpm, l’integrazione fra i due gruppi del risparmio sarebbe la soluzione più logica”.

L’Ad ha poi aggiunte che la crescita all’estero resta un obiettivo di medio termine, “perché prima occorre che la situazione sul mercato nazionale si stabilizzi”.

Il manager ha infine parlato dell’andamento della raccolta. “A dicembre abbiamo chiuso due importanti mandati con investitori istituzionali, un fondo pensione e un’altra società di gestione.

Un ulteriore accordo con una tesoreria è in dirittura di arrivo e potrebbe concretizzarsi a cavallo di fine anno insieme al via libera Consob per un nuovo fondo chiuso di private debt per il quale abbiamo già ricevuto manifestazioni di interesse e contiamo di effettuare il primo closing da 80-90 milioni appena possibile”.

Intorno alle 11:00 a Piazza Affari il titolo lascia sul terreno il 2,9% a 3,79 euro, mentre l’indice di settore arretra del 2 per cento.