Mercati Asiatici – Seduta contrastata per i principali listini, bene Shanghai (+0,6%)

Seduta contrastata per le principali piazze finanziarie asiatiche dopo che nel week end i leader del Congresso hanno annunciato in extremis l’accordo su un pacchetto di stimoli da 900 miliardi di dollari per sostenere l’economia impattata dal Covid-19.

Di suddetto pacchetto, 600 miliardi riguardano pagamenti diretti agli americani mentre 300 miliardi saranno corrisposti sotto forma di sussidi settimanali per la disoccupazione da erogare fino a marzo. Il testo dell’accordo non è ancora stato redatto, ma nella giornata di oggi è atteso il voto alla Camera, a cui seguirà poi quello al Senato.

Il sentiment da un lato beneficia dell’ottimismo legato ai progressi nello sviluppo e nella distribuzione di vaccini contro il coronavirus e, dall’altro è frenato dalle preoccupazioni sull’andamento dei contagi, alimentate anche dal fatto che in Gran Bretagna è stata riscontrata una variante del virus che sembra diffondersi più velocemente.

In Cina, il governo ha fatto sapere che fornirà il supporto necessario per continuare a sostenere la ripresa economica, cercando al contempo di stabilizzare la leva finanziaria complessiva, secondo quanto riporta la stampa.

Il governo cercherà di fronteggiare i rischi legati al debito pubblico locale e mantenere la crescita dell’offerta di moneta e del finanziamento sociale totale nel 2021.

Pechino valuterà l’adesione al Comprehensive and Progressive For Trans-Pacific Partnership Agreement, accordo di libero scambio che include il Canada e molti altri alleati degli Stati Uniti.

La banca centrale cinese ha mantenuto invariato al 3,85% il tasso di riferimento per i prestiti alle imprese e alle famiglie, come previsto, anche se il miglioramento dei fondamentali economici ha sollevato la speculazione su un aumento dei tassi il prossimo anno.

In Giappone le nuove infezioni da coronavirus sono salite a livelli record a Tokyo e in altre grandi città.

Il governo nipponico ha dato il via libera un budget record per l’anno fiscale 2021, pari a 106.600 miliardi di yen. Gli impatti della pandemia da Covid si riflettono nel previsto aumento della spesa di budget, oltre ai provvedimenti per l’invecchiamento della popolazione e le spese per la Difesa.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,2185 mentre il dollaro/yen si muove in area 103,46. Tra le materie prime, petrolio in ribasso con il Brent a 50,44 dollari al barile (-3,5%) e il Wti a 47,47 dollari al barile (-3,4%). L’oro guadagna l’1% a 1.907,20 dollari l’oncia.

Tornando ai listini asiatici, si muovono al rialzo Shanghai (+0,6%) e Shenzhen (+1,7%). Prevalgono di poco le vendite su Hong Kong (-0,3%).

In Giappone viaggiano poco sotto la parità il Nikkei e il Topix, entrambe a -0,2%.

Il tutto dopo i seguenti andamenti a Wall Street lo scorso venerdì: Dow Jones -0,4%, S&P 500 -0,4% e Nasdaq -0,1 per cento.

Gli indici hanno raggiunto nuovi record intraday, flettendo poi a metà seduta per poi recuperare quasi tutta la perdita nel finale nella giornata di scadenze tecniche.