I futures sull’azionario Usa oscillano poco sopra la parità, preannunciando una partenza cauta a Wall Street, complici le preoccupazioni legate alla nuova variante del virus.
I principali indici americani hanno chiuso la seduta di ieri contrastati ma in recupero rispetto all’apertura, sostenuti parzialmente dall’approvazione da parte del Congresso del testo legislativo sul nuovo piano di aiuti all’economia Usa. Lo S&P 500 ha terminato gli scambi in calo dello 0,4%, il Nasdaq ha ceduto lo 0,1%, penalizzato in parte da Tesla (-6%), mentre il Dow Jones ha chiuso il rialzo moderato (+0,1%).
Il pacchetto di stimoli fiscali da 900 miliardi di dollari a favore di famiglie e imprese, approvato ieri, passerà oggi passerà nelle mani del presidente Donald Trump per la sigla finale.
Sul fronte macro, è stata diffusa la lettura finale sul Pil annualizzato del terzo trimestre, che ha evidenziato un rimbalzo del 33,4% su base trimestrale rispetto al +33,1% della seconda lettura.
Intanto, l’avanzare della pandemia e le nuove misure di contenimento che numerosi Paesi stanno adottando, soprattutto in Europa, rallentano l’outlook sulla ripresa economica.
Negli Usa, in scia ai timori per il nuovo ceppo virale identificato nel Regno Unito, il Governo ha dato il via alle prime vaccinazioni a una settimana dall’approvazione dei vaccini di Pfizer/BioNtech e Moderna da parte della Food and Drugs Administration. Questa settimana sono previste circa 7,9 milioni di dosi in distribuzione su scala nazionale.
Anche il neo-presidente eletto Joe Biden ha ricevuto la prima dose del farmaco anti-Covid nel tentativo di aumentare la fiducia negli americani prima della più ampia distribuzione prevista dal prossimo anno.
Gli Stati Uniti non hanno ancora imposto restrizioni sugli spostamenti dalla Gran Bretagna a fronte della nuova variante del virus, mentre BioNtech mostra “fiducia scientifica” nel vaccino sviluppato con Pfizer assicurando un’alta probabilità di efficacia anche per il secondo ceppo di Covid.
