Dallo scorso 3 dicembre le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Stefano Cao stanno effettuando uno stretto movimento laterale al di sopra dell’importante media mobile a 200 sedute, attualmente in transito a 2 euro. Da segnalare che il movimento in esame segue il rally di novembre che ha consentito ai corsi delle azioni Saipem di allontanarsi con decisione dal minimo storico del 28 ottobre scorso a 1,271 euro per raggiungere in poco meno di un mese (25 novembre) il massimo relativo intraday a 2,245 euro.
A questi livelli un nuovo segnale di forza per le quotazioni dei titoli del gruppo milanese potrebbe così arrivare dal superamento di una prima resistenza statica posizionata a 2,184 euro, anche se la ripresa del trend rialzista di medio periodo sembra essere subordinata al breakout del sopracitato massimo relativo intraday a 2,245 euro. In questo caso, il movimento laterale delle ultime 3 settimane sarebbe interpretabile come una base di accumulazione in grado di proiettare i corsi delle azioni Saipem verso un primo obiettivo rialzista di breve periodo posizionabile a 2,32 euro, al di sopra del quale il successivo target è individuabile a 2,414 euro.
L’attuale fase laterale, al contrario, potrebbe proseguire nel caso di cedimento di un primo supporto statico posizionato a 2,099 euro in quanto le quotazioni dei titoli del gruppo ingegneristico – attivo principalmente nel settore dell’Oil&Gas – potrebbero scivolare fino al successivo supporto individuabile a 2,04 euro. L’eventuale rottura al ribasso di questo livello potrebbe poi spingere i corsi delle azioni Saipem verso i due obiettivi di breve periodo posizionabili rispettivamente a 1,973 euro, il primo, e a 1,918 euro, il secondo.
Da inizio anno la performance dei titoli Saipem è pari a -50,3% (+33,4% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 20 analisti rilevati da Bloomberg è 2,21 euro, con un potenziale rialzista del 2,1 per cento.
Prezzo di chiusura: 2,162 euro
+11,6% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 2,414 euro;
+7,2% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 2,32 euro;
+3,7% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 2,245 euro;
+0,9% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 2,184 euro;
-3,0% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 2,099 euro;
-5,7% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 2,04 euro;
-8,8% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 1,973 euro;
-11,4% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 1,918 euro.