La controllata Enel Produzione, EP Slovakia BV e la ceca Energetický a průmyslový holding (congiuntamente “EPH”) hanno firmato un nuovo accordo che modifica alcuni termini e condizioni del contratto sottoscritto il 18 dicembre 2015 (già modificato nel corso del 2018) tra Enel Produzione ed EPH e concernente la vendita della partecipazione detenuta da Enel Produzione in Slovenské elektrárne.
Il Contratto ha comportato il conferimento alla società di nuova costituzione Slovak Power Holding (HoldCo) dell’intero 66% detenuto da Enel Produzione in Slovenské elektrárne e disciplina la successiva cessione in due fasi ad EP Slovakia BV del 100% della HoldCo per complessivi 750 milioni, soggetti a conguaglio sulla base di vari parametri.
In base al nuovo accordo Enel Produzione ed EPH hanno apportato alcune modifiche al Contratto, che riguardano sia il supporto finanziario a Slovenské elektrárne a servizio del completamento delle unità 3 e 4 della centrale nucleare di Mochovce (il “Progetto”), sia i meccanismi che regolano l’esercizio delle opzioni put o call relative al trasferimento della partecipazione residua in HoldCo.
In particolare, con riferimento al supporto finanziario, Enel Produzione provvederà a concedere finanziamenti alla HoldCo, che li renderà a sua volta disponibili a Slovenské elektrárne, per un importo massimo di 570 milioni con scadenza nel 2032.
I 570 milioni si aggiungono ai 700 milioni (cumulativamente appresso indicati come i “Finanziamenti”), già erogato dal Gruppo Enel in base agli accordi modificativi del Contratto stipulati tra le parti nel 2018 e la cui scadenza si prevede venga anch’essa estesa al 2032. Il nuovo accordo tra le parti prevede inoltre che EPH provveda a concedere a
sua volta un ulteriore finanziamento di importo pari a 200 milioni a servizio del Progetto.
Riguardo alle modifiche che interessano i meccanismi di esercizio delle opzioni put o call, si segnala anzitutto una nuova disciplina dei c.d. trigger events in occasione dei quali Enel Produzione ed EPH possono esercitare le rispettive opzioni. In particolare, è stata eliminata la c.d. Long Stop Date.
Il nuovo accordo prevede inoltre la possibilità per EPH di esercitare una c.d. early call option una volta decorsi sei mesi dalla sottoscrizione del testo aggiornato del Contratto e fino al verificarsi del primo dei seguenti eventi: (i) il decorso di quattro anni dalla data di completamento del trial run dell’unità 4 dell’impianto di Mochovce e (ii) il mese di dicembre 2028.
Il corrispettivo complessivo prima indicato, pari a 750 milioni di euro, è soggetto a un meccanismo di conguaglio che verrà calcolato da esperti indipendenti secondo una formula già definita nel Contratto, cui il nuovo accordo apporta alcune varianti, concernenti l’esclusione di una parte degli investimenti previsti per la realizzazione dell’unità 4 dell’impianto di Mochovce e l’individuazione della percentuale di enterprise value della medesima unità 4 dell’impianto di Mochovce da considerare a seconda del
momento dell’esercizio dell’opzione.
Inoltre, in caso di esercizio della c.d. early call option da parte di EPH sono stati introdotti un floor e un cap del corrispettivo – variabili a seconda del momento dell’esercizio dell’opzione e dell’applicazione in concreto della formula di determinazione del prezzo – da un minimo di 25 milioni fino ad un massimo di 750 milioni.
Il nuovo accordo prevede infine che, al momento di esercizio delle opzioni sopra indicate, EPH subentri nei Finanziamenti. In caso di early call option, si prevede che EPH subentri nei Finanziamenti secondo uno schema articolato a partire dal 2026, con ultima tranche prevista al più tardi nel 2032.