Mercati asiatici – Listini in ripresa alla vigilia delle festività

Seduta positiva per le principali piazze finanziarie asiatiche, dopo le vendite della giornata precedente e dopo che negli Usa il presidente Donald Trump ha criticato il piano di aiuti approvato dal Congresso.

Trump infatti ha esortato i legislatori ad aumentare i pagamenti dovuti alla maggior parte degli americani a 2.000 dollari da 600 dollari, solo un giorno dopo che il Congresso ha approvato un pacchetto di aiuti bipartisan da 900 miliardi.

Nel frattempo, gli investitori continuano a valutare il lancio del vaccino dopo l’emergere di un nuovo ceppo di coronavirus in Gran Bretagna che si diffonde più facilmente.

Ciò ha spinto l’Europa e le regioni dal Canada a Hong Kong a sospendere i collegamenti di viaggio con il Regno Unito, esercitando pressioni sul governo mentre cerca di salvare un accordo di libero scambio con l’Unione europea.

Il blocco ha respinto le ultime concessioni del primo ministro britannico Boris Johnson sui diritti di pesca.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,2191 mentre il dollaro/yen si muove in area 103,41. Tra le materie prime, petrolio in ribasso con il Brent a 49,47 dollari al barile (-1,2%) e il Wti a 46,44 dollari al barile (-1,2%). L’oro sostanzialmente stabile a 1.871 dollari l’oncia.

Tornando ai listini asiatici, frazionali rialzi per Shanghai (+0,4%) e Shenzhen (+0,2%). Leggermente meglio Hong Kong (+0,5%).

Analogamente in Giappone in leggero rialzo Nikkei e Topix rispettivamente a +0,3% e 0,2%.

Il tutto dopo che ieri a Wall Street S&P500 e Dow Jones  hanno ceduto rispettivamente lo 0,2% e lo 0,7%, mentre hanno chiuso sopra la parità sia il Nasdaq a +0,5%.