AIM (-6,7%) – La TOP10 2020 vede Relatech in testa (+226,8%), segue Sciuker Frames (+157,7%)

Nel 2020 il Ftse Aim Italia ha lasciato sul terreno il 6,7%, in controtendenza rispetto al London Ftse Aim 100 e al London Ftse Aim All Share che hanno registrato rispettivamente un progresso del 19,3% e del 20,2%.

Ciononostante, è doveroso mettere l’accento su quei titoli del mercato AIM Italia che si sono contraddistinti nell’ultimo anno solare, catturando l’attenzione degli operatori e superando le non poche difficoltà innescate dal Covid-19.

La TOP 10 del 2020

Relatech (+226,8%) – Medaglia d’oro per il titolo della società guidata da Pasquale Lambardi, che da gennaio 2020 ha intrapreso un vero e proprio rally. Gli acquisti, scattati dopo l’iniziale Opa volontaria parziale e buyback promossi dalla società, si sono amplificati nei mesi successivi. Il gruppo, attivo nei servizi di supporto alla trasformazione digitale delle imprese, in particolare come “Digital Solution Provider”, offrendo ai propri clienti soluzioni software innovative e personalizzate, applicazioni su misura, proprietarie ma anche riferibili a vendor tecnologici internazionali o locali, nonché una consulenza specializzata in soluzioni IT, conta una ricca offerta di servizi digitali rivolta anche alle imprese operanti nel settore farmaceutico. Il titolo con molta probabilità ha beneficiato delle esigenze dettate dal fenomeno Covid-19, in aggiunta alla spinta arrivata dai brillanti risultati del 2019 e dall’acquisizione del 60% di Mediatech.

Sciuker Frames (+157,7%) – La corsa del titolo della società campana è stata caratterizzata da una netta accelerazione a partire da novembre, quando la controllata Ecospace (acquisita in estate) ha registrato una forte entrata di ordini. Il tutto beneficiando del superbonus 110%. Ordini che hanno permesso di superare ampiamente in pochi mesi l’intero target previsto per il 2020, stimando di chiudere l’esercizio 2020 con un fatturato in crescita del 50% sull’anno precedente e prevedendo di quadruplicarlo nel 2021.

Digital Value (+116,3%) – Il settore della digital transformation è stato sicuramente tra i più ricercati dagli investitori negli ultimi mesi. Dopo l’iniziale scossone di fine febbraio-inizio marzo, anche il titolo Digital Value è stato infatti travolto dagli acquisti che hanno interessato le imprese attive in tale business. I risultati consolidati al 30 giugno 2020 hanno inoltre mostrato un forte sviluppo dei ricavi consolidati a 210,6 milioni (+23,5% a/a) e dell’Ebitda a 20,2 milioni (+31,4% a/a). Ricordiamo infine che lo scorso ottobre la partecipata Italware si è aggiudicata tre lotti della gara indetta da Consip per la fornitura multibrand di software, manutenzione e servizi connessi per complessivi 43 milioni.

Digital360 (+104,4%) – Le quotazioni del titolo Digital360 sono state sostenute dal sopramenzionato focus sui titoli tech, nonché dalle prospettive della società. Digital360 ha infatti organizzato 580 eventi digitali nel 2020, aumentati nettamente rispetto ai circa 100 organizzati nel 2019. Gli eventi hanno visto la partecipazione di oltre 130.000 manager e professionisti e hanno consentito alle imprese clienti di proseguire con le attività di comunicazione, marketing e business development anche durante i mesi di lockdown. Come sottolineato dal Ceo Andrea Rangone a Market Insight lo scorso ottobre “possiamo affermare che, mentre una parte consistente d’Italia ha rallentato enormemente, noi siamo riusciti a fare cose molto importanti, trasformando una minaccia in una opportunità”. Il rally borsistico è stato alimentato anche dall’ampio gap che il titolo continua ad evidenziare rispetto alle stime degli analisti (CFO SIM 2,40 euro, potenziale upside +30,4%; KT&Partners 2,83 euro, potenziale upside +53,8%; Valuetrack 2,20 euro, potenziale upside +19,5%)

Blue Financial Communication (+82,6%) – A maggio il lancio di Bike, la tv interamente dedicata al ciclismo, alla smart mobility, alla sostenibilità e alla tecnologia green, ha dato il via agli acquisti sul titolo, proseguiti anche nei mesi successivi. La nuova iniziativa BFC Books, i risultati del primo semestre (ricavi +11% a/a ed Ebitda +8,9% a/a) e l’accordo con Sportitalia hanno infatti dato ulteriore propulsione alle quotazioni. A dicembre la società ha lanciato BFC Ventures Studio per poter gestire al meglio i nuovi progetti e le partecipazioni del gruppo BFC Media, con una focalizzazione verticale e un team dedicato.

Innovatec (+75,8%) – Dopo la folle corsa di gennaio e il successivo trend ribassista che aveva portato la quotazione del titolo in area 0,40 euro, a novembre è stato registrato un nuovo exploit borsistico. Nel corso dell’anno Innovatec ha lanciato il “Progetto Houseverde” per la riqualificazione energetica sostenibile del patrimonio immobiliare italiano e la messa in sicurezza dello stesso grazie alla ristrutturazione antisismica. Gli ultimi giorni del 2020 hanno visto il perfezionamento dell’’acquisizione del 50,1% di Clean Tech LuxCo, detenuto dal socio di controllo Sostenya Group, per oltre 5,8 milioni.

Farmaè (+74,2%) – Il crescente utilizzo dell’e-commerce durante i mesi del lockdown ha permesso alla società di incrementare il numero dei visitatori, nonché dei ricavi. Una dinamica che trova riscontro nei numeri dei primi nove mesi del 2020 con un fatturato balzato del 72% a 47,1 milioni e un numero di visitatori complessivi salito del 90% a 30,4 milioni.

Intred (+71,4%) – Intred è un’operatore di telecomunicazioni specializzato nella connettività delle reti in banda ultra-larga, banda larga, wireless, telefonia fissa e servizi cloud, per clienti Business e Retail, questi ultimi con marchio EIR. Il forte appeal del business e il solido track record, oltre all’acquisizione di QCOM, hanno consentito di proseguire il trend rialzista che ha caratterizzato la storia del titolo fin dal suo sbarco a Piazza Affari (+329% dall’IPO).

Italian Wine Brands (+63,1%) – Il gruppo non ha subito gli effetti dirompenti correlati alla pandemia Covid 19 ma anzi ha beneficiato in questi mesi difficili del forte sviluppo dell’attività distance selling, oltreché del buon andamento delle vendite nella grande distribuzione. I brillanti numeri del 2019 hanno dato il primo slancio alle quotazioni del titolo, premiato anche da una semestrale in forte crescita (ricavi 92,2 mln +31,5% a/a ed Ebitda restated 10,7 mln +46,9% a/a). L’incremento del fatturato è stato ottenuto in larga misura grazie allo sviluppo organico delle attività del gruppo (+16,9 milioni) e in parte attraverso l’acquisizione della svizzera Raphael Dal Bo AG perfezionata a inizio 2020 (+5,2 milioni).

Portobello (+58,3%) – La società proprietaria dell’omonima catena retail e leader nel settore Media & Advertising tramite l’attività di barter ha chiuso il primo semestre 2020 con ricavi pari a 24 milioni (+25% rispetto al periodo di confronto), un Ebitda di 5,4 milioni (+147% a/a) e un utile netto di 3,4 milioni (+193% rispetto al primo semestre 2019). Risultati che, sottolinea una nota societaria, “hanno dimostrato come il modello di business di Portobello sia efficiente e robusto e che la Società abbia considerevoli spazi di crescita, che diventano ancora più ampi in seguito alle opportunità di mercato che la situazione di crisi ha generato”.

Le matricole del 2020

Spostando l’attenzione invece sulle matricole, sbarcate nel corso dell’anno solare, occhi puntati su Cy4Gate, Osai Automation System, Sourcesense, Tenax International e Tecma Solutions (performance calcolate rispetto al prezzo di collocamento in sede di IPO).

Cy4Gate (+173%) – I numerosi e importanti progetti-contratti vinti dalla società hanno letteralmente catalizzato gli acquisti degli investitori nell’ultimo mese dell’anno, dando vita a una performance estremamente interessante. Il gruppo ha anche annunciato che al fine di adeguare la struttura ai numerosi contratti acquisiti recentemente, in linea con quanto dichiarato in sede di IPO, a gennaio 2021 sarà aperta una sede a Milano per favorire lo sviluppo del mercato corporate. Da sottolineare infine il superamento della soglia del 5%, nel capitale da parte di un importante investitore istituzionale straniero quale AXA Investment Managers.

Osai Automation System (+116%) –  La società, specializzata nella progettazione e produzione di macchine e linee complete per l’automazione e nel testing su semiconduttori, è sbarcata a Piazza Affari lo scorso 3 novembre dopo aver chiuso con successo il collocamento a un prezzo di 1,50 euro per azione. Le attenzioni catturate durante l’IPO (il book-building aveva registrato ordini per un controvalore superiore a 5 volte il quantitativo massimo dell’Offerta) sono proseguite nei mesi successivi con il titolo che ha raggiunto una quotazione di 3,24 euro a fine anno. La società si prepara ora a proseguire il proprio percorso di crescita attraverso un mix di sviluppo organico, per cogliere le opportunità soprattutto nei business dei semiconduttori e dell’automazione, e per linee esterne, con l’acquisizione di operatori di nicchia in particolare nella divisione laser e nell’after sales.

Sourcesense (+86,5%) –  L’andamento borsistico di Sourcesense è stato caratterizzato nelle prime sedute da un exploit che aveva spinto il titolo a toccare una quotazione massima intraday di 3,88 euro, corrispondente a una performance complessiva in rialzo del 198% rispetto al prezzo di collocamento di 1,30 euro. I fisiologici realizzi successivi hanno riportato poi il titolo a una quotazione (2,43 euro chiusura 30/12/2020) che ad oggi continua ad evidenziare un progresso dell’86,5% rispetto al prezzo di IPO. Integrae Sim indica un prezzo obiettivo di 5 euro che lascia inevitabilmente ancora ampi margini di crescita al titolo della società romana attiva nel settore IT sui mercati italiano e inglese, leader nelle soluzioni cloud-native basate su tecnologie “Open Source”.  Sourcesense ha recentemente firmato un contratto per l’acquisizione del 100% di MMUL, società italiana specializzata nella realizzazione e gestione automatica di infrastrutture cloud di nuova generazione, confermando le strategie di crescita annunciate in sede di IPO.

Tenax International (+67%) – In occasione dell’avvio alle negoziazioni, Vincenzo Guareschi Geddes da Filicaia, fondatore, Presidente e CEO di Tenax International, aveva dichiarato che l’obiettivo della società è quello di “diventare la prima azienda a livello internazionale con una gamma di prodotti dedicati all’igiene urbana esclusivamente 100% elettrici”. Premesse che, insieme ai contratti annunciati dopo la quotazione, hanno sostenuto fortemente il titolo sbarcato a Piazza Affari lo scorso 18 dicembre.

Tecma Solutions (+65%) – Performance da segnalare anche per Tecma Solutions, tech company specializzata nel settore Real Estate che aveva chiuso in anticipo il collocamento dopo aver generato una domanda complessiva pari a 2 volte l’offerta, pervenuta da primari investitori italiani e stranieri con un’ampia diversificazione geografica. Come sottolineato da Pietro Adduci, AD della società, attraverso la quotazione in Borsa la società proseguirà nel percorso di crescita, continuando ad investire in innovazione e rafforzando ulteriormente la presenza sia in Italia che all’estero.

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