Anno difficile per il settore commercio, il cui indice ha lasciato sul terreno il 15% sottoperformando il corrispondente europeo (+10,3%) e il Ftse Mib (-5,4%).
Il tutto in un clima fortemente appesantito dai timori per la pandemia da Covid-19 e i relativi impatti dal punto di vista non solo sanitario ma anche economico.
Gli aiuti messi in campo, in primis da Europa e Stati Uniti, unitamente all’avvio della campagna di vaccinazione nelle diverse aree del mondo consentono tuttavia agli investitori e in generale alla popolazione di guardare con fiducia ad una rapida ripresa.
Campari, unico titolo del settore presente nel Ftse Mib, ha guadagnato il 14,7% in un anno in cui tra gli eventi più significativi vi è stato il trasferimento della sede legale in Olanda, con contestuale trasformazione in Naamloze Vennootschap (N.V.), completato lo scorso luglio.
Prevalgono invece le vendite sulle mid tra cui Autogrill, con un calo del 41,4%, frenata dai timori per lo stop temporaneo alle attività legato al lockdown.
Nelle small tra i pochi positivi Centrale del Latte d’Italia (+3,3%), acquistata quest’anno da Newlat (-8,8%), ad un corrispettivo di 1 euro e 0,33 azioni di Newlat stessa di nuova emissione, e Unieuro (+2,7%) che si è dimostrata resiliente rispetto agli ostacoli del lockdown confermando ancora una volta la validità della propria strategia omnicanale.