Immobiliare (-31,7%) – Gabetti chiude il 2020 in rialzo del 117,3%

Nel 2020 il Ftse Italia Beni Immobili ha registrato un crollo del 31,7%, sottoperformando ampiamente il corrispondente indice settoriale europeo (-10,4%) e il principale indice di Milano (-5,4%). Un anno ovviamente fortemente influenzato dalla diffusione del Covid-19 che ha penalizzato il quasi intero settore immobiliare.

Per quanto riguarda le due Mid Cap, Covivio e Igd hanno ceduto rispettivamente il 26% e il 41,9%. La performance fortemente negativa di Immobiliare Grande Distribuzione è riconducibile alla forte esposizione verso il settore retail, maggiormente penalizzato dalle dinamiche dettate dal coronavirus. I numeri dei primi nove mesi di IGD hanno mostrato ricavi lordi da attività locativa pari a 109 milioni (-6,1% a/a), un Net Rental Income di 89,7 milioni (-12,2% a/a) e un Ebitda, pari a 82,8 milioni (-12,3%, con un margine al 72,8%).

Le uniche due note positive dell’anno sono state Gabetti e Risanamento. Gabetti ha guadagnato infatti il 117,3%, sostenuta anche da un miglioramento dai risultati raggiunti che al 30 settembre 2020 mostravano ricavi operativi per 42,5 milioni (+14% a/a) e un Ebitda a 3,2 milioni (+13,2% a/a), sebbene il risultato netto continui ad evidenziare una perdita netta (1,2 milioni vs rosso 1 milione 9M19).

Risanamento (+42,7%), in occasione della pubblicazione dei risultati al 30 settembre 2020 (chiusi con una perdita complessiva di 20,3 mln vs rosso 9,7 mln 9M19) aveva sottolineato che le attività sarebbero state ancora rivolte alla valorizzazione delle proprietà di immobili “trading” presenti in portafoglio, oltre a un focus nello sviluppo della iniziativa immobiliare di Milano Santa Giulia.