Mercati – Il FTSE Mib di Milano chiude il 2020 a 22.232,90 punti

Nell’ultima seduta del 2020 il Ftse Mib di Milano ha ceduto lo 0,1%, chiudendo le contrattazioni a 22.232,90 punti (-5,4% nell’intero 2020). Una performance giornaliera leggermente migliore rispetto a quanto archiviato dalle altre piazze del Vecchio Continente: il Dax30 di Francoforte ha lasciato sul terreno lo 0,3%, il Cac40 di Parigi lo 0,2%, il Ftse100 di Londra lo 0,7% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,2%.

Oltreoceano, intorno alle ore 18:00, Wall Street si muove invece in territorio positivo con lo S&P500 a +0,3%, il Nasdaq a +0,3% e il Dow Jones a +0,5%.

I maggiori spunti della seduta sono arrivati proprio dagli Stati Uniti, dove il leader della maggioranza al Senato americano, Mitch McConnell, ha bloccato il voto sull’aumento da 600 a 2.000 dollari degli aiuti agli americani per il Covid-19, imponendo un nuovo rinvio ai negoziati sullo stimolo fiscale dopo il via libera della Camera.

Gli investitori sperano che l’ampia distribuzione di vaccini ridarà slancio alla crescita economica il prossimo anno mentre l’evoluzione della pandemia continua a restare ancora uno dei temi cruciali del momento con il primo caso ufficiale della variante inglese in Colorado (USA).

L’esperto Anthony Fauci ha precisato che i contagi sono fuori controllo negli Usa che hanno registrato ieri circa 169 mila nuove infezioni e oltre 1.700 vittime. Il tutto mentre il presidente eletto Joe Biden ha mosso critiche verso la lentezza della campagna di distribuzione dei vaccini sotto l’amministrazione Trump. Secondo i dati del Department of Health Human Services, gli Stani Uniti stanno vaccinando in media solo 200 mila persone al giorno.

Focus anche sul tema Brexit, con la firma a distanza per l’applicazione provvisoria dal 1° gennaio dell’accordo tra Regno Unito e Ue.

Sul Forex, il biglietto verde prosegue nella sua discesa nei confronti delle altre valute, con il cambio euro dollaro in rialzo fino a 1,2281 e il dollaro yen in calo a 103,32. Si segnala una sterlina-dollaro in aumento a 1,3596 dopo gli ultimi aggiornamenti fronte brexit.

Tra le materie prime, rallentano le quotazioni del greggio con il Brent (-0,1%) a 51,19 dollari e il Wti (-0,2%) a 47,92 dollari.

Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano si attesta allo 0,51% con lo spread Btp-Bund in calo a 108 punti base.

Tornando a Piazza Affari, Saipem chiude in testa al FTSE MIB (+1,4%) dopo la firma in JV di un accordo per un contratto EPC con Perdaman Chemical and Fertilizers per lo sviluppo di uno stabilimento di fertilizzanti urea in Australia del valore complessivo di circa 2,4 miliardi di dollari. Seduta positiva anche per STm (+1,3%) mentre  Leonardo e Campari hanno ceduto rispettivamente l’1,2% e l’1,3%.