Mercati – Europa tonica, Piazza Affari a +1%

La prima seduta dell’anno nuovo prosegue in rialzo per le borse europee, sostenute dalle speranze legate ai vaccini e alla ripresa dell’economia.

A Milano il Ftse Mib avanza dell’1,0% in area 22.450 punti, arretrato rispetto al Ftse 100 di Londra (+2,7%), il Cac 40 di Parigi (+1,8%), l’Ibex 35 di Madrid (+1,4%) e il Dax di Francoforte (+1,3%). In rialzo di circa mezzo punto percentuale anche i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, che preannunciano una partenza positiva a Wall Street.

Le aspettative legate all’avvio delle vaccinazioni e agli stimoli da parte di governi e banche centrali hanno permesso all’azionario di cominciare il 2021 su valutazioni elevate, nonostante l’avanzata della pandemia che ha raggiunto 85 milioni di contagi nel mondo.

Il Regno Unito, intanto, è pronto a somministrare le prime dosi del vaccino di AstraZeneca e dell’Università di Oxford, che invece sta riscontrando ritardi nell’approvazione in Ue.

I dati sul settore manifatturiero dell’eurozona hanno evidenziato un’accelerazione nell’ultimo mese del 2020, con il relativo indice Pmi a 55,2 punti (stima flash 55,5, finale di novembre 53,8), mentre in Cina l’indice Caixin Pmi manifatturiero di dicembre è calato da 54,9 a 53 punti, segnalando la crescita più lenta degli ultimi tre mesi.

Sul Forex l’euro/dollaro si apprezza a 1,229 e il cambio dollaro/yen scende a 102,8, con il biglietto verde sui minimi dal 2018.

Tra le materie prime rallentano ma restano ben intonate le quotazioni del greggio con il Brent (+1,4%) a 52,5 dollari e il Wti (+0,9%) a 49,0 dollari, in attesa del meeting Opec+ in programma oggi.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 113 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,53%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende a maggior capitalizzazione gli acquisti premiano soprattutto Saipem (+3,7%) e Stm (+3,5%). Bene Fca (+2%) nel giorno in cui le assemblee dei soci di Peugeot e Fiat Chrysler daranno il via libera alla fusione per la nascita di Stellantis. In controtendenza i bancari, in particolare Unicredit (-1,2%) e Mediobanca (-1,2%).