Mercati – Rallentano nel finale in scia a Wall Street, Milano a +0,4%

Le borse europee chiudono sopra la parità ma perdono terreno nell’ultima parte della seduta, appesantite dalla discesa dei listini americani.

A Piazza Affari il Ftse Mib termina in progresso dello 0,4% a 22.315 punti, mediamente in linea con il Dax di Francoforte (+0,1%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%) e il Cac 40 di Parigi (+0,7%), mentre il Ftse 100 di Londra avanza dell’1,7%.

Oltreoceano arretrano Dow Jones (-1,7%), S&P 500 (-1,6%) e Nasdaq (-1,4%), frenati dalle preoccupazioni legate all’ascesa dei casi di Covid e alla vigilia di un voto cruciale in Georgia per determinare se i Democratici avranno il pieno controllo del Congresso per realizzare l’agenda di Joe Biden.

Le speranze legate all’avvio delle vaccinazioni e alla ripresa dell’economia, continuano ad essere controbilanciate dall’avanzata della pandemia, con i contagi che hanno toccato quota 85 milioni a livello mondiale. Il Regno Unito, intanto, è pronto a somministrare le prime dosi del vaccino di AstraZeneca e dell’Università di Oxford, che invece sta riscontrando ritardi nell’approvazione in Ue.

A sostenere parzialmente il sentiment degli investitori contribuiscono i dati positivi sull’andamento del settore manifatturiero. In particolare, i dati dell’eurozona hanno evidenziato un’accelerazione nell’ultimo mese del 2020, con il relativo indice Pmi a 55,2 punti (stima flash 55,5, finale di novembre 53,8), mentre in Cina il Caixin Pmi manifatturiero di dicembre è calato da 54,9 a 53 punti, segnalando la crescita più lenta degli ultimi tre mesi. Negli Usa, l’indicatore è salito oltre le aspettative a 57,1 punti.

Sul Forex l’euro/dollaro si apprezza a 1,226 e il cambio dollaro/yen resta in area 103,2, con il biglietto verde in prossimità dei minimi dal 2018. Intanto le previsioni sull’inflazione degli Usa stimano valori almeno pari al 2% per il prossimo decennio.

Tra le materie prime hanno invertito la rotta le quotazioni del greggio con il Brent (-1,1%) a 51,3 dollari e il Wti (-1,6%) a 47,8 dollari, con focus sulla riunione dei paesi produttori per decidere se mantenere invariati i tagli all’offerta a febbraio.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 115 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,54%.

Tornando a Piazza Affari, fra le aziende a maggior capitalizzazione gli acquisti premiano soprattutto Hera (+2,4%), Buzzi (+3,6%) e Stm (+3,8%). Bene Fca (+1,5%) nel giorno dell’approvazione delle nozze con Peugeot. In controtendenza Atlantia (-2,3%) e Mediobanca (-1,75%).