Mercati asiatici – Prevalgono i rialzi, bene Cina Corea del Sud e Hong Kong

Seduta prevalentemente al rialzo per i principali listini asiatici – con acquisti a Hong Kong, Cina e Corea del Sud, in flessione invece il Giappone – dopo le vendite di Wall Street, che ha aperto il nuovo anno con la peggiore performance dal 2001, mentre crescono le preoccupazioni per l’aumento dei casi di coronavirus nella regione.

I casi giornalieri negli Stati Uniti sono balzati a un record di quasi 300.000 dopo le vacanze di Capodanno e una variante più contagiosa potrebbe intensificare l’impennata.

Tendenze che stanno mitigando in parte l’entusiasmo suscitato dall’introduzione dei vaccini. Nel frattempo, le infezioni globali da coronavirus hanno superato gli 85 milioni.

Tornando in Asia, a Hong Kong rally di China Mobile Ltd., China Telecom Corp. e China Unicom Hong Kong Ltd., dopo il dietrofront a sorpresa della Borsa di New York (NYSE) che ha annullato il suo piano di rimozione delle azioni delle tre grandi società di telecomunicazioni a seguito di un ordine esecutivo del presidente Donald Trump.

In Giappone, il primo ministro Suga ha detto che il governo sta valutando la possibilità di dichiarare lo stato di emergenza per Tokyo e le prefetture circostanti per contenere un picco di infezioni locali da coronavirus, dopo che la capitale ha visto un record giornaliero di 1.337 casi a Capodanno.

Oltreoceano, ballottaggio in Georgia che determinerà se i democratici assumeranno il controllo effettivo del Congresso, aumentando la loro capacità di attuare l’agenda del presidente eletto Joe Biden.

L’agenda della settimana prevede per mercoledì la riunione del Congresso Usa per contare i voti elettorali e dichiarare il vincitore delle elezioni presidenziali del 2020. Nella stessa giornata arriveranno i verbali del FOMC, mentre per venerd’ è previsto il rapporto sulla disoccupazione Usa di dicembre.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si fissa a 1,2265, mentre il dollaro/yen si muove in area 102,91. Tra le materie prime, petrolio in flessione con il Brent a 50,95 dollari al barile (-0,3%) e il Wti a 47,58 dollari al barile (-0,1%). Oro in flessione a 1.945 dollari l’oncia.

Tornando ai listini asiatici, Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,6% e l’1,3. Hong Kong a +0,5%.

In Giappone il Nikkei e Topix cedono rispettivamente lo 0,4% e lo 0,2%.

Il tutto dopo le seguenti variazioni a Wall Street: S&P 500 e Nasdaq (-1,5%), Dow Jones (-1,3%).