Mercati – Europa cauta, Milano cede lo 0,2%

Mattinata poco mossa e sotto la parità per le principali piazze del Vecchio Continente, con il Ftse Mib di Milano che, intorno alle ore 12:00, si muove in area 22.267 punti a -0,2%.

Il Dax30 di Francoforte cede lo 0,3%, il Cac40 di Parigi lo 0,2% e l’Ibex35 di Madrid lo 0,3% mentre il FTSE 100 di Londra guadagna lo 0,2%.

Il mercato resta appesantito dalla continua escalation della pandemia con i contagi a livello globale che hanno superato quota 85 milioni e gli Stati Uniti che registrano il maggior numero di casi pari a oltre 20,5 milioni.

Performance in territorio positivo per Londra, ancora in scia al Brexit deal, mentre il Regno Unito si avvicina al suo terzo lockdown dall’inizio delle pandemia, il più duro da marzo mentre la Germania discuterà oggi se prolungare le misure restrittive in vigore dal 16 dicembre.

Nel frattempo gli operatori guardano con attenzioni agli Stati Uniti dove è atteso il ballottaggio in Georgia per due seggi al Senato, decisivi per determinare se i Democratici riusciranno a ottenere la maggioranza prendendo il controllo effettivo del Congresso.

Un’eventuale vittoria dei democratici darebbe vita alla “blue wave” e aumenterebbe la capacità del presidente eletto Joe Biden di portare avanti la propria agenda politica.

Il quadro politico statunitense risente tuttavia dello scandalo rivelato dal Washington Post sulla telefonata fatta da Trump al segretario di Stato della Georgia, Brad Raffensperger, con la richiesta di sovvertire il risultato elettorale dello scorso novembre che ha visto Biden trionfare.

Sul Forex, il biglietto verde resta ancora debole nei confronti delle altre valute, in attesa della diffusione dell’Ism manifatturiero Usa con il cambio euro/dollaro che sale a 1,228 e il dollaro/yen in calo a 102,87.

Tra le materie prime, salgono le quotazioni del greggio con il Brent a 51,44 dollari (+0,7%) e il WTI a 48,02 dollari (+0,8%). Dopo il nulla di fatto del meeting Opec+ di ieri data la spaccatura tra il fronte più ampio dell’Arabia Saudita che vorrebbe prorogare gli attuali tagli alla produzione, mentre la Russia vorrebbe ridurli.

Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano scende allo 0,53% con il relativo spread verso il bund tedesco a 112 punti base.

Tornando a Piazza Affari, Eni guida il principale listino a +2%. Denaro anche su STM (+2%) e Saipem (+1,8%). In coda Ferrari (-1,8%) ed Hera (-2,2%).