Il forte rialzo di ieri, che segue il balzo di martedì, ha consentito alle quotazioni dei titoli del gruppo attivo nella produzione di tubi e nella fornitura di servizi principalmente nel settore Oil&Gas di venir fuori dal canale laterale all’interno del quale oscillavano dallo scorso 20 novembre. Il movimento in esame ha anche permesso ai corsi delle azioni Tenaris di oltrepassare agevolmente il massimo relativo intraday del 9 giugno del 2020 a 7,04 euro e di avvicinarsi alla chiusura del gap down aperto lo scorso 9 marzo.
Ai livelli attuali, un nuovo impulso rialzista per le quotazioni dei titoli del gruppo controllato dalla famiglia Rocca potrebbe così arrivare dal superamento di una prima resistenza statica posizionata a 7,25 euro (massimo intraday di oggi), con possibile allungo fino alla successiva barriera individuabile a 7,676 euro. L’eventuale breakout di questo livello potrebbe poi proiettare i corsi delle azioni Tenaris verso un primo obiettivo rialzista posizionabile a 7,90 euro, al di sopra del quale il successivo target a 8,022 euro.
Lo scenario positivo appena delineato potrebbe essere ridimensionato nel caso di nuova discesa delle quotazioni dei titoli del gruppo italo-argentino al di sotto dell’importante supporto statico posizionato a 6,998 euro in quanto il conseguente incremento della pressione ribassista potrebbe favorire uno scivolone verso il successivo supporto individuabile a 6,774 euro. Nel caso poi di rottura al ribasso di questo livello, i corsi delle azioni Tenaris potrebbero dirigersi verso gli obiettivi di breve periodo posizionabili rispettivamente a 6,472 euro, il primo, e a 6,244 euro, il secondo.
Da inizio anno la performance dei titoli Tenaris è +7,5% (-34,1% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 13 analisti rilevati da Bloomberg è 6,59 euro, con un potenziale ribassista del 7,5 per cento.
Prezzo di chiusura: 7,122 euro
+12,6% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 8,022 euro;
+10,9% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 7,90 euro;
+7,8% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 7,676 euro;
+1,8% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 7,25 euro;
-1,7% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 6,998 euro;
-49% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 6,774 euro;
-9,1% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 6,472 euro;
-12,3% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 6,244 euro.