Cattolica comunica che venerdì 8 gennaio l’IVASS, a seguito della ispezione conclusa il 24 luglio 2020, ha consegnato al cda il relativo verbale ispettivo, con risultanze sfavorevoli e l’avvio di un procedimento sanzionatorio verso la società.
Nella comunicazione l’autorità di controllo ha anche richiesto l’adozione di misure conseguenti.
L’ispezione ha riguardato, in particolare, gli assetti di governance, il funzionamento del sistema monistico e la valutazione dei rischi immobiliari. Il verbale ispettivo ha fatto riferimento a situazioni relative al 2018, al 2019 e ai primi mesi del 2020.
L’istituto, rilevando che il percorso recentemente intrapreso non può prescindere in prospettiva, tra l’altro, da una significativa discontinuità nell’assetto di governance dell’impresa, ha richiesto in particolare:
- un profondo ricambio dei componenti dell’organo amministrativo che venga attuato con la trasformazione della forma giuridica della società in Spa (che avrà efficacia dal 1° aprile 2021) e che comporti un rafforzamento del sistema di governance;
- un rapido completamento dell’aumento di capitale con la sua seconda tranche (per 200 milioni) per la quale l’azienda è in costante dialogo con la Consob per la finalizzazione del prospetto informativo;
- la vendita delle azioni rivenienti da recesso (circa 20,7 milioni di titoli) entro la fine
del 2021.
In riferimento alla richiesta di rafforzamento patrimoniale di IVASS, la prima tranche dell’aumento di capitale (pari a 300 milioni) è stata già completata ad ottobre, a seguito dell’accordo di partnership con Generali.
L’IVASS ha quindi richiesto l’elaborazione di un piano di rimedio sotto la responsabilità dell’amministratore delegato, che dovrà essere approvato dal cda.
Il cda ha preso buona nota degli esiti e formulerà le sue considerazioni nei termini previsti di sessanta giorni, tenendo conto, nei tempi prescritti, delle segnalazioni dell’Autorità di Vigilanza nel suo rapporto.