Nel suo nuovo report di settore, Mediobanca ha alzato il target price del titolo Enel a 9,50 euro per azione (da 9,20 euro), con un upside potenziale del 7,3% rispetto alle quotazioni attuali. Confermato il giudizio Outperform.
“Enel è ben posizionata per beneficiare del trend secolare della Transizione Energetica, sviluppando energie più pulite e smart grid” commentano gli analisti. Il colosso elettrico ha presentato il suo ultimo piano strategico al 2023 lo scorso novembre, in cui ha notevolmente accelerato i suoi investimenti (39,0 miliardi nel 2021/23 rispetto ai precedenti 28,7 miliardi), supportato anche dal suo solido bilancio (ca. 2,5 x Net Debt / EBITDA). Inoltre, la nuova politica dei dividendi con un dividendo “garantito” fino al 2023 è definita “sostenibile” da Mediobanca.
La società “attualmente scambia a ’21 EV / EBITDA di c8.5x & c4.5% GDY, multipli che riteniamo interessanti per un’azienda che punta a una crescita dell’EPS superiore a una cifra singola nel prossimo decennio” spiegano gli analisti, che hanno aumentato il prezzo obiettivo a 9,5 euro (da 9,20 euro) “per riflettere un multiplo più elevato per le attività Latam della società dopo le recenti operazioni di fusione e acquisizione nella regione (la vendita di Naturgy in Cile e l’acquisizione di Iberdrola in Brasile). Ora applichiamo un multiplo EV / EBITDA di c7,5x per ’21 rispetto a un multiplo <7x in precedenza probabilmente basso”.
Nel complesso Mediobanca ritiene che “il settore delle utility come asset class debba continuare a beneficiare di un contesto di bassi tassi di interesse, traendone vantaggio attraverso un’accelerazione degli investimenti grazie alle significative opportunità fornite dal Recovery Plan e allo stesso tempo offrendo un contesto sostenibile e accattivante dividend yield“. D’altra parte, però, “la volatilità dei prezzi e dei volumi rappresenta un rischio per i generatori tradizionali esposti alla produzione merchant e alle aziende strutturalmente di lunga generazione rispetto ai clienti”.
Con uno sguardo all’Italia, la banca evidenzia che lo sviluppo delle energie rinnovabili è anche al centro del Piano Energetico Nazionale. “Il Governo italiano prevede di raggiungere entro il 2030 i 187TWh della produzione totale da fonti rinnovabili, corrispondenti al 30% dei consumi”. Per raggiungere questi obiettivi, “il repowering del parco eolico esistente giocherà sicuramente un ruolo chiave. Inoltre, è necessaria un’accelerazione del processo di autorizzazione”.
Infine, gli analisti ricordano come nel nostro Paese il business Waste and Water continui a mostrare un significativo gap infrastrutturale.