Mercati asiatici – Piazze contrastate senza il Giappone, male Shenzen (-1,5%)

Principali listini asiatici contrastati, con il Giappone chiuso per festività, dopo che a Wall Street il bilancio della prima settimana dell’anno termina in modo estremamente positivo soprattutto per il listino tecnologico.

Una performance che beneficia anche delle dichiarazioni del presidente eletto Joe Biden, che già questa settimana annuncerà il nuovo pacchetto di aiuti fiscali per contrastare il bilancio economico dei casi di coronavirus in aumento.

Biden è pronto a controllare entrambe le Camere del Congresso una volta che avrà assunto la carica, ma ottenere l’assenso per proposte da trilioni di dollari potrebbe ancora essere una sfida in un Senato che sarà diviso al 50% con i Repubblicani.

Nel frattempo, Donald Trump entra negli ultimi giorni della sua presidenza affrontando una possibile risoluzione di impeachment dopo essere stato accusato di incitamento alla rivolta della scorsa settimana al Campidoglio.

Per il nuovo presidente Usa, tra i compiti politici incombenti, anche la gestione della crescente tensione con Pechino, che rivendica Taiwan come suo territorio.

Sul fronte dei virus, il Giappone ha affermato di aver trovato un nuovo ceppo del coronavirus con somiglianze con le varianti nel Regno Unito e in Sud Africa. La nazione asiatica ha affermato che è difficile determinare immediatamente quanto sia contagioso il ceppo o l’efficacia degli attuali vaccini contro di esso.

Dall’agenda macro, in Cina a dicembre i prezzi al consumo hanno segnato un incremento dello 0,2% su base annua, al di sopra delle attese (+0,0%), dopo il -0,5% di novembre. Invece i prezzi alla produzione sono scesi su base tendenziale dello 0,4%, contro il -0,7% stimato dagli analisti, dopo il -1,5% di novembre.

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si fissa a 1,2190, mentre il dollaro/yen si muove in area 104,12. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent a 55,12 dollari al barile (-1,5%) e il Wti 51,70 a dollari al barile (-1%). In rialzo l’oro a 1.845 dollari l’oncia (+0,5%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina vendite su Shanghai (-0,9%) e Shenzen (-1,5%). Hong Kong poco sopra la parità (+0,2%).

I mercati giapponesi, ricordiamo, erano chiusi per una festa nazionale.

Il tutto dopo le seguenti variazioni venerdì a Wall Street:Nasdaq (+1%), S&P 500 (+0,6%) e Dow Jones (+0,2%).