Azimut – Per il 2020 atteso un utile tra 375-415 mln, titolo in spolvero (+4,5%)

Sulla base dei primi dati di sintesi e delle stime dei risultati del 2020, il gruppo Azimut prevede di chiudere il 2020 con il miglior utile netto consolidato della storia del gruppo, compreso fra i 375 milioni  e i 415 milioni, superando il record del 2019. La parte alta della forchetta potrebbe beneficiare di effetti di bilancio connessi all’approvazione della Legge n. 178/2020 con riferimento al riallineamento fiscale dell’avviamento della capogruppo
italiana.

In scia alla notizia il titolo è in spolvero a Piazza Affari. Intorno alle 09:22 segna un rialzo del 4,5% a 18,64 euro, mentre l’indice di settore guadagna lo 0,9 per cento.

Nel 2020 Azimut ha registrato una raccolta netta di 4,5 miliardi di euro, raggiungendo così il patrimonio complessivo più alto di sempre a 60,4 miliardi (66,8 miliardi includendo l’acquisizione di Sanctuary Wealth negli USA), in progresso del +2,3% rispetto a fine 2019.

Alla fine del 2020, il totale del patrimonio del business estero ha raggiunto il 28% del totale (35% includendo l’acquisizione di Sanctuary Wealth negli USA(2)), e la contribuzione all’Ebitda gestionale dell’estero è stimata tra i 53-58 milioni di euro, nonostante un contesto di elevata volatilità sui mercati, in particolare gli emergenti.

Il Gruppo inoltre, grazie al lavoro svolto dal Global Asset Management Team, presenta durante la tre giorni di convention annuale (12-14 gennaio 2021) con i consulenti finanziari in Italia, il lancio di nuovi prodotti rinforzando lo spirito innovativo e dinamico che da sempre contraddistingue la società, tra cui:

  • La piattaforma di Banca Sintetica con l’obbiettivo di erogazione di finanziamenti alle piccole e medie imprese italiane per 1,2 miliardi di euro nel periodo 2021-2025 supportato dallo sviluppo della gamma prodotto alternative credit che vedrà ad inizio anno il lancio di due innovativi fondi:
  • ELTIF PIR Digital Lending: strategia focalizzata su prestiti con garanzia statale e crediti commerciali, investiti attraverso piattaforme fintech (peer-to-peer e invoice financing) che utilizzerà algoritmi di Artificial Intelligence e Big Data Analysis per un monitoraggio continuo del rischio permettendo un’analisi efficace ed efficiente dell’evoluzione della qualità del portafoglio. Target size del fondo 250 milioni.
  • FIA Private Debt Multistrategy: strategia di private debt con i benefici di elevata diversificazione tra performing assets (prestiti e crediti commerciali), non performing assets (crediti privati e pubblici), direct lending e special situations. Il fondo potrà beneficiare della capacità di origination attraverso il network globale del Gruppo. Target size del fondo 300 milioni;
  • Gamma A.L.T.O.: dopo l’avvio nel febbraio 2020 di ALTO Equity e ALTO Credit (strategie di special situations nei mercati quotati che investono nel credito e nell’equity) che hanno prodotto rispettivamente performance di +25% e +15% nel 2020, continua l’espansione della gamma delle strategie di investimento private nei mercati pubblici con il lancio di ALTO Italia, primo fondo di Private Investment in Public Equity sul mercato quotato italiano e ALTO Venture, fondo con focus sul Nasdaq con un’allocazione settoriale del portafoglio in linea con l’attività svolta dai Venture Capital negli Stati Uniti. L’obiettivo di rendimento è in linea con i mercati privati (5% obbligazionario, 10% azionario annuo su orizzonte temporale di 7 anni).

Infine, nonostante un contesto di mercato poco favorevole per il reclutamento di consulenti finanziari, l’attività del gruppo in Italia nel corso del 2020 ha registrato 94 nuovi ingressi, portando il totale del gruppo Azimut a fine 2020 a 1.791 unità.

Gabriele Blei, Ad del gruppo, commenta: “Nel 2020 abbiamo superato il record di utile netto con un dato che oscillerà tra i 375 e 415 milioni, ben al di sopra del target di 300 milioni annunciato ad inizio 2020, prima dello scoppio della pandemia.

Questi risultati sono il frutto di un mix di aumento dei ricavi ricorrenti, disciplina e contenimento dei costi operativi, performance positiva ai clienti di +1,15% e sviluppo di prodotti e servizi, non ultimo lo sviluppo dell’iniziativa nei private markets con Azimut Libera Impresa, che pongono le basi per il proseguimento della crescita futura.

Abbiamo continuato ad investire e crescere all’estero, finalizzando anche importanti
operazioni di M&A, che contribuiranno alla crescita dei margini. Siamo fiduciosi che tutto ciò verrà riflesso in una corretta valorizzazione del titolo”.