Mps – Proseguono i rumor di M&A in scia a possibile apertura data room

Continuano a rincorrersi i rumor di M&A su Mps dopo la decisione comunicata ieri dalla banca di “conferire a Credit Suisse un incarico di advisor finanziario al fine di affiancare Mediobanca nella valutazione delle alternative strategiche a disposizione e operare una verifica degli interessi di mercato da parte di operatori di primario standing. Tale sounding è finalizzato alla successiva apertura di una data room.

Le indiscrezioni continuano ad indicare in UniCredit il partner ideale per una fusione con Mps, anche se bisognerà aspettare il nome del nuovo Ceo della stessa UniCredit, che dovrebbe essere ufficializzato a febbraio secondo il Sole 24 Ore, per capire quale strategia intenderà portare avanti.

Negli ultimi giorni varie fonti di stampa hanno riportato che il Governo starebbe valutando di ampliare la dote per agevolare tale aggregazione e favorire la privatizzazione dell’istituto senese, di cui il Tesoro è il primo azionista con il 64,2% del capitale.

Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, non è da escludere che qualche banca estera o fondi di private equity possano manifestare interesse ad analizzare il dossier chiedendo l’accesso alla data room. Il Messaggero cita un istituto francese e uno spagnolo, con l’avvio di una procedura competitiva che sarebbe gradita anche alla Commissione Europea, con cui gli accordi stabiliscono un’uscita del MEF entro il 2021.

Lo stesso Sole 24 Ore e Reuters citano la possibilità che il Tesoro voglia verificare un potenziale interesse di Banco Bpm con l’apertura della data room, anche se quest’ultimo in passato ha spiegato di non essere interessato alla banca senese.

Secondo Il Sole 24 Ore a marzo si potrebbe avere un quadro più chiaro sull’individuazione di un possibile partner per la banca senese, dopo l’approvazione del bilancio 2020.

Nel frattempo, il cda ha rinviato dal 19 al 28 gennaio prossimo il cda con all’ordine del giorno il piano sul fabbisogno di capitale (quantificato tra 2-2,5 miliardi) da inviare alla BCE entro fine mese. Altro passo molto importante per il futuro di Mps.

Intorno alle 11:35 a Piazza Affari il titolo viaggia sulla parità a 1,12 euro, un andamento sostanzialmente in linea con l’indice di settore.