Obbligazioni – Rendimenti europei in rialzo. Buona la risposta all’asta BOT scadenza gennaio 2022

Seduta di vendite per l’obbligazionario europeo con gli investitori improntati alla cautela in attesa di sviluppi sul fronte politico ed economico oltre oceano.

Flessione sui principali listini continentali con il Ftse Mib che cede lo 0,4%.

Negli Usa, i Democratici proseguono nel tentativo di rimuovere Trump attraverso la procedura di impeachment o convincendo il vicepresidente Mike Pence a ricorrere al 25esimo emendamento.

Le questioni politiche tengono banco anche in Italia, dove il ministro dell’economia Roberto Gualtieri ha consegnato la nuova bozza del Recovery Plan che dovrà essere approvato in consiglio dei ministri stasera.

Sul fronte della pandemia, nonostante proseguano le campagne di vaccinazione, restano i timori per l’evoluzione dei contagi, con i Governi sempre attenti a valutare la necessità di nuove misure di contenimento.

Sul fronte macro, in Italia a novembre 2020 le vendite al dettaglio sono diminuite del 6,9% su base mensile dopo il +0,5% di ottobre. Il dato evidenzia un crollo su base annua dell’8,1% dopo il +2,8% di ottobre.

Tornando all’obbligazionario, il rendimento del Btp decennale si incrementa di 8 basis points toccando lo 0,65%, con uno spread ampliatosi a 112 punti (+4 bp).

Il Mef in mattinata ha collocato 7 miliardi in BOT a 12 mesi con scadenza 14 gennaio 2022, a fronte di una richiesta di 10,7 miliardi, con rendimento lordo pari a meno 0,478%.

Nella precedente asta dei BOT annuali di dicembre 2020, il rendimento era stato fissato a -0,498%. In quell’occasione le richieste erano state pari a oltre 12,8 miliardi, su un ammontare offerto di 7 miliardi.

Al di là dell’Atlantico, il tasso del T-Bond in rialzo all’1,17% (+2 bp) mentre sul forex il cambio euro/dollaro si mantiene in area 1,216.