Utility – Nella nuova versione del Recovery Plan 2 miliardi all’idrogeno e 8 alle rinnovabili

La nuova impostazione del Recovery Plan – elaborato dopo lo scontro degli ultimi giorni con Italia Viva, che chiedeva un taglio netto agli incentivi e l’aumento degli investimenti – si è concretizzata nel piano che il MEF ha inviato nella serata di ieri ai componenti del governo in vista del CdM in programma oggi alle 21.30.

Rinviato a un successivo decreto il nodo sulla governance.

Secondo quanto si legge su Il Sole 24 Ore, il team di Roberto Gualtieri ha ridefinito i numeri del documento, che ora in oltre 170 pagine descrive 6 missioni, che raggruppano 16 componenti funzionali, che a loro volta si articolano in 47 linee di intervento per progetti omogenei e coerenti.

Tra le sei missioni spicca quella su Rivoluzione verde e transizione ecologica, destinataria di 36,4 miliardi di nuovi progetti per un totale di 68,9 miliardi.

Cifra che, più nel dettaglio, si compone di 6,3 miliardi per agricoltura sostenibile ed economia circolare; 18,2 miliardi per energia rinnovabile, idrogeno e mobilità sostenibile; 29,35 miliardi per efficienza energetica e riqualificazione degli edifici; 15 miliardi per tutela del territorio e della risorsa idrica.

Un occhio di riguardo è dato alla Strategia per l’idrogeno, che da sola varrà 2 miliardi e su cui il Mise punta con decisione.

I fondi saranno distribuiti tra una serie di progetti a partire da produzione di idrogeno “verde” in aree industriali dismesse, produzione di elettrolizzatori e utilizzo dell’idrogeno nel trasporto di merci pesanti su ruota e nelle ferrovie.

Inoltre, sempre nella componente energia rinnovabile, idrogeno e mobilità sostenibile, sulla base dell’ultima bozza, figurerebbero 8 miliardi per la produzione e distribuzione di rinnovabili e sostegno alla filiera industriale e altri 7,5 miliardi per il pacchetto relativo a “Trasporti locali sostenibili, ciclovie e rinnovo parco rotabile”.