Analisi Tecnica (Ftse Mib) – UniCredit: ripresa del trend rialzista sopra 8,34 euro

Dallo scorso 7 gennaio le quotazioni dei titoli dell’istituto di credito milanese stanno effettuando un movimento laterale al di sopra della media mobile a 50 sedute, attualmente in transito a 7,931 euro. Un movimento che s’inserisce in un quadro grafico moderatamente rialzista nel medio periodo, nonostante i due gap down registrati tra fine novembre e inizio dicembre sulla scia dell’annuncio del numero uno di UniCredit, Jean Pierre Mustier, di lasciare l’incarico al termine del mandato, cioè il prossimo aprile.

All’interno di questo contesto, un nuovo segnale positivo per i corsi delle azioni Unicredit potrebbe così arrivare dal superamento, confermato in chiusura di seduta, di una prima resistenza statica posizionata a 8,089 euro, con possibile allungo fino alla successiva barriera individuabile a 8,34 euro. L’eventuale breakout di questo livello, consentendo la ripresa del movimento rialzista di medio periodo e permettendo di chiudere il primo gap down, potrebbe poi proiettare rapidamente le quotazioni dei titoli della banca presieduta da Pier Carlo Padoan verso un primo obiettivo rialzista di breve periodo posizionabile a 8,62 euro, al di sopra del quale il successivo target è individuabile a quota 8,90 euro.

Un’eventuale discesa dei corsi delle azioni Unicredit al di sotto della sopracitata media mobile a 50 sedute, confermata dalla rottura al ribasso del supporto statico posizionato a 7,845 euro, al contrario, potrebbe favorire un aumento della pressione dei venditori, con possibile discesa fino al successivo supporto, ma anche dinamico (trendline rialzista di medio periodo) individuabile a 7,604 euro. Nel caso poi di rottura al ribasso di questo livello, le quotazioni dei titoli dell’istituto di piazza Gae Aulenti potrebbero poi dirigersi verso i due obiettivi di breve periodo posizionabili rispettivamente a 7,416 euro, il primo, e a 7,013 euro, il secondo.

Da inizio anno la performance dei titoli Unicredit è +4% (-41,3% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 27 analisti rilevati da Bloomberg è 9,28 euro, con un potenziale ribassista del 16,7 per cento. 

Quotazione di riferimento: 7,953 euro

 

+11,9% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 8,90 euro;

+8,4% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 8,62 euro;

+4,9% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 8,34 euro;

+1,7% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 8,089 euro;

 

-1,4% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 7,845 euro;

-4,4% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 7,604 euro;

-6,8% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 7,416 euro;

-11,8% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 7,013 euro.