Mercati asiatici – Seduta mista per i maggiori indici, bene i semiconduttori in Giappone

Le principali piazze asiatiche si sono mosse senza una direzione precisa mentre gli investitori continuano a monitorare l’evoluzione della pandemia e le dinamiche USA, dove la prospettiva di un maggiore sostegno fiscale negli Stati Uniti continua ad alimentare le aspettative di una ripresa economica.

Il sentiment in Cina è stato anche intaccato dalla recrudescenza dei casi di coronavirus dopo aver registrato il più grande incremento giornaliero in più di cinque mesi, bloccando quattro città del nord.

Il Nikkei ha esteso la sua corsa rialzista a una quinta sessione consecutiva e ha raggiunto il massimo di 30 anni, con le azioni dei semiconduttori a guidare l’indice, sostenute dalle aspettative di una forte ripresa della domanda nel settore.

Sul fronte macro, nel mese di dicembre, secondo i dati preliminari della Japan Machine Tool Builders’ Association (Jmtba), gli ordinativi di macchine utensili in Giappone sono aumentati dell’8,7% su base annua. Un dato in lieve aumento rispetto alla rilevazione finale di novembre (+8,6%).

Sul Forex, il cambio euro/dollaro si fissa a 1,221, mentre il dollaro/yen si muove in area 103,63. Tra le materie prime, petrolio positivo con il Brent a 56,98 dollari al barile (+0,7%) e il Wti a 53,56 dollari al barile (+0,7%). In rialzo l’oro a 1.859 dollari l’oncia (+0,8%).

Tornando ai listini asiatici, in Cina Shanghai (-0,3%) e Shenzen (-1,2%). Hong Kong sulla parità (+0,0%).

In Giappone Nikkei a +1% e Topix a +0,3%.

Il tutto dopo le seguenti variazioni di ieri a Wall Street: Nasdaq (+0,3%), S&P 500 (+0,0%) e Dow Jones (+0,2%).