Mercati – Performance piatta per gli eurolistini, Bce conferma outlook e politica accomodante

Europa cauta, in linea con l’andamento dei futures di Wall Street, mentre la Bce ha ribadito che manterrà una politica monetaria accomodante per tutto il tempo necessario.

A Milano il Ftse Mib scambia sostanzialmente invariato in area 22.650 punti. Flat anche il Dax di Francoforte (-0,05%), il Ftse 100 di Londra (+0,05%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%) e il Cac 40 di Parigi (+0,15%). Poco mossi anche i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq in un contesto improntato alla cautela tra i timori per la continua escalation della pandemia e le speranze di una ripresa economica.

Se da un lato l’avanzamento delle campagne vaccinali e la prospettiva di maggiori stimoli fiscali alimentano le speranze di una ripresa dell’economia, dall’altro rimangono i dubbi legati alle valutazioni elevate raggiunte dall’azionario nel pieno di una pandemia.

Nel frattempo, il membro del consiglio direttivo della Bce Francois Villeroy de Galhau ha affermato che l’istituto di Francoforte resta impegnato nel raggiungimento del suo obiettivo di inflazione del 2% e continua a monitorare l’andamento dei tassi di cambio. Inoltre, Christine Lagarde, presidente della Bce, ha dichiarato che le stime pubblicate a dicembre sulla crescita economica 2021-23 rimangono valide e non hanno bisogno di essere riviste.

Sempre per quanto riguarda le banche centrali, due ufficiali della Fed hanno respinto la possibilità di ridurre in tempi brevi il piano di acquisti di titoli. In serata l’istituto di Washington diffonderà il Beige Book a commento delle condizioni economiche.

Negli Usa, i Democratici stanno portando avanti l’iter per l’impeachment del presidente uscente Donald Trump, poiché il vicepresidente Mike Pence non ha intenzione di ricorrere al 25esimo emendamento.

Le questioni politiche tengono banco anche in Italia, dopo che il consiglio dei ministri ha approvato nella notte il Recovery Plan, con l’astensione annunciata del leader di Italia Viva, Matteo Renzi, e delle sue ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti, mettendo a rischio la tenuta del governo.

Le tensioni politiche hanno spinto lo spread Btp-Bund in rialzo a 115 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,65%.

Sul Forex l’euro/dollaro arretra a 1,218 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si apprezza a 103,9. Dall’agenda macroeconomica sono giunti i numeri di novembre sulla produzione industriale di Italia (-1,4% mensile, sotto le attese) e zona euro (+2,8%).

Tra le materie prime, scambiano poco mosse quotazioni del greggio con il Brent (+0,2%) a 56,7 dollari e il Wti (+0,3%) a 53,4 dollari, in attesa dei dati settimanali dell’Energy Information Administration sulle scorte statunitensi.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap avanzano soprattutto Hera (+3,2%), Inwit (+2,3%), Azimut (+2%) e Prysmian (+2%). In calo invece Leonardo (-1,9%), realizzi su Banca Mediolanum (-1,8%) dopo gli acquisti di ieri.