Mercati – Previsto avvio cauto, in Italia focus su crisi di governo

Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta poco mosse, in un mercato che resta improntato alla cautela tra i timori per la continua escalation della pandemia e le speranze di una ripresa economica.

Chiusura poco sopra la parità ieri a Wall Street, con i principali indici americani che hanno tentato una parziale correzione a metà giornata salvo poi recuperare terreno nel finale. Il Nasdaq ha guadagnato lo 0,3% e il Dow Jones lo 0,2%, mentre lo S&P 500 ha terminato invariato.

Tra i mercati asiatici, stamane, bene Tokyo, con il Nikkei salito dell’1% tra le notizie che la BoJ potrebbe rivedere le sue previsioni di crescita per il prossimo anno e nonostante il governo giapponese abbia dichiarato che intende ampliare lo stato di emergenza ad altre sette prefetture.

In ribasso dello 0,3%, invece, Shanghai mentre Hong Kong oscilla sulla parità, appesantite dai timori per l’aumento dei contagi dopo che la Cina ha registrato il maggior numero di infezioni giornaliere da agosto, portando le autorità a isolare la città di Langfang nel nord della provincia dell’Hebei.

Se da un lato l’avanzamento delle campagne vaccinali e la prospettiva di maggiori stimoli fiscali Usa alimentano le speranze di una ripresa dell’economia, dall’altro rimangono i dubbi legati alle valutazioni elevate raggiunte dall’azionario nel pieno di una pandemia.

Le attese di una politica più espansiva sotto la guida del presidente eletto Joe Biden hanno aumentato le scommesse su un rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed nel 2023 e sulla possibilità di una riduzione del programma di acquisto titoli.

Eventualità però smentita da due membri della banca centrale americana, che hanno allontanato l’eventualità di un Tapering a tempi indefiniti.

Intanto, negli Stati Uniti la Camera sta portando avanti l’iter del voto per l’impeachment del presidente uscente Donald Trump per la seconda volta in poco più di un anno.

Le questioni politiche tengono banco anche in Italia, dopo che il consiglio dei ministri ha approvato nella notte il Recovery Plan, con l’astensione però del leader di Italia Viva, Matteo Renzi, e delle sue ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti, mettendo a rischio la tenuta del governo.

Sul fronte macro, infine, l’agenda di oggi prevede i dati sulla produzione industriale a novembre in Italia e nell’Eurozona, mentre nel pomeriggio in Usa usciranno i prezzi al consumo a dicembre.