Analisi tecnica (Ftse Mib) – Eni: promettente base di accumulazione sotto 9,20 euro

Nelle ultime sette sedute le quotazioni dei titoli del colosso petrolifero italiano si sono riportate a ridosso della resistenza statica posta a 9,20 euro per poi oscillare al di sotto di questo livello, dando l’impressione di voler costruire una base di accumulazione in vista di un nuovo impulso rialzista.

L’eventuale superamento, confermato in chiusura di seduta, della sopracitata barriera a 9,20 euro potrebbe così consentire ai corsi delle azioni Eni di riprendere con decisione il movimento ascendente avviato lo scorso 29 ottobre a 5,726 euro, con possibile allungo fino alla successiva barriera individuabile a 9,49 euro. Nel caso poi di rottura al rialzo di questo livello le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Claudio Descalzi potrebbero mettere rapidamente nel mirino un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 9,696 euro, al di sopra del quale il target è a 10,108 (massimo relativo intraday registrato il 2 aprile 2020).

Un segnale di debolezza per i corsi delle azioni Eni, al contrario, potrebbe arrivare dal cedimento dell’importante supporto statico, ma anche dinamico (trendline rialzista di medio periodo), posizionato a 8,782 euro in quanto l’incremento della pressione dei venditori potrebbe favorire un’ulteriore discesa fino al successivo supporto statico individuabile a 8,532 euro. L’eventuale rottura al ribasso di questo livello potrebbe poi proiettare le quotazioni dei titoli del gruppo attivo nel settore Oil&Gas verso i due obiettivi di breve periodo posizionabili rispettivamente a 8,283 euro, il primo, e a 7,995 euro, il secondo.

Da inizio anno la performance dei titoli Eni è +5,9% (-38,3% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 26 analisti rilevati da Bloomberg è 9,30 euro, con un potenziale rialzista del 2,8 per cento. 

Quotazione di riferimento: 9,05 euro

+11,7% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 10,108 euro;

+7,1% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 9,696 euro;

+4,9% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 9,49 euro;

+1,7% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 9,20 euro;

-3,0% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 8,782 euro;

-5,7% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 8,532 euro;

-8,5% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 8,283 euro;

-11,7% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 7,995 euro.