Banche – Ultimate le linee guida BCE sulle fusioni

La BCE ha ultimato la guida finale sull’approccio supervisorio che terrà nei confronti di future operazioni di consolidamento tra banche, su cui lo scorso luglio era stata avviata una consultazione, conclusasi lo scorso 1° ottobre.

In primis, l’Eurotower ha precisato che non penalizzerà progetti credibili di aggregazione richiedendo alla combined entity requisiti di capitale Pillar2 più elevati. Per progetti “credibili” si intendono operazioni basate su un piano d’integrazione che migliorino la sostenibilità del business model e che rispettino standard elevati di governance e gestione del rischio.

La Vigilanza ha poi spiegato che i benefici generati da un possibile badwill, dato da un prezzo di acquisto inferiore al fair value degli asset della target, potranno essere destinati al rafforzamento del capitale bancario post-operazione, e che quindi non potranno essere versati agli azionisti sotto forma di dividendi fin quando la sostenibilità del business model non sarà ben definita.

Inoltre, la BCE consentirà l’utilizzo temporaneo dei modelli interni utilizzati pre-fusione.

“La quantità e la qualità dei riscontri che abbiamo ricevuto da varie parti interessate durante questa consultazione pubblica conferma, ancora una volta, i vantaggi dell’impegno a una maggiore trasparenza. Questa guida sul consolidamento aiuta la Bce a farsi capire, rende le azioni di vigilanza più prevedibili ed evita percezioni errate delle aspettative di vigilanza, a vantaggio di tutti”, ha affermato Andrea Enria, responsabile della Vigilanza BCE.