Utility (+1,4%) – Ben intonata Hera (+2,9%) dopo il piano al 2024

Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un +1,4%, superiore al corrispondente europeo (+1,2%) e al Ftse Mib (+0,4%).

Altra seduta poco mossa per l’azionario europeo, in un clima sempre condizionato dalla pandemia. Focus sugli interventi di alcuni esponenti di Fed e Bce, tra cui Christine Lagarde, mentre nei prossimi giorni l’attenzione si sposterà sulle trimestrali statunitensi. In Italia, riflettori puntati sulle tensioni politiche all’interno della maggioranza.

Per quanto riguarda l’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 111 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,59%.

Tornando al comparto utility, tra le big, la migliore Hera (+2,9%) a valle del piano industriale 2020-2024.

Bene anche Enel (+1,4%) su cui Deutsche Bank conferma la raccomandazione “buy” e alza il target price a 9,50 euro dal precedente 8,70 euro.

Con Schneider Electric e il World Economic Forum (WEF) hanno pubblicato il primo risultato del rapportoNet Zero Carbon Cities – Systemic Efficiency Initiative”.

Tra le mid, gli acquisti hanno premiato in particolare Falck Renewables (+2,5%), mentre tra le small prese di profitto su Acsm Agam che scivola in coda a -2,9 per cneto.