Mercati – Wall Street appesantisce l’Europa, Milano termina a -1,1%

Finale negativo per le Borse europee, penalizzate anche dalla debolezza di Wall Street. A Piazza Affari il Ftse Mib chiude in calo dell’1,1% a 22.381 punti, sottotono come il Ftse 100 di Londra (-1%), il Cac 40 di Parigi (-1,2%), il Dax di Francoforte (-1,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (-1,8%).

Oltreoceano, viaggiano sotto la parità Dow Jones (-0,4%), S&P500 (-0,5%) e Nasdaq (-0,5%), con i bancari sotto pressione dopo i conti di JP Morgan, Citigroup e Wells Fargo che hanno aperto la nuova stagione di trimestrali.

Il tutto all’indomani della presentazione, da parte del presidente eletto Joe Biden, dell’atteso piano di stimoli da 1.900 miliardi di dollari. Le misure previste dal cosiddetto American Rescue Plan includono assegni da 1.400 dollari per la maggior parte della popolazione, un aumento temporaneo dei sussidi di disoccupazione e un incremento del salario minimo a 15 dollari l’ora.

I principali dubbi riguardano però i 350 milioni di dollari di aiuti pubblici e la prospettiva di maggiori tasse, che rendono improbabile un’approvazione bipartisan con il consenso dei Repubblicani.

Il presidente della Fed Jerome Powell ha garantito che la banca centrale Usa non alzerà i tassi di interesse, a meno che non vengano riscontrati segnali preoccupanti sul fronte dell’inflazione. Inoltre, ha assicurato che un’eventuale riduzione del piano di acquisto titoli verrà comunicata con largo anticipo.

Ad appesantire il sentiment dei mercati contribuisce però la continua escalation della pandemia, a cui si aggiungono le tensioni tra Stati Uniti e Cina dopo le ultime sanzioni imposte da Trump.

In Italia, l’attenzione resta concentrata sull’evoluzione della situazione politica, in attesa di capire se il premier Conte avrà i numeri per proseguire il suo mandato.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro arretra a 1,21 e il dollaro/yen a 103,8, anche dopo i dati macroeconomici statunitensi che hanno evidenziato un calo inaspettato delle vendite al dettaglio (-0,7%) e un aumento della produzione industriale (+1,6%) a dicembre.

Tra le materie prime calano le quotazioni del greggio con il Brent (-2,4%) a 55,1 dollari e il Wti (-2,2%) a 52,4 dollari, in scia alle preoccupazioni per gli effetti dei lockdown sulla domanda di petrolio.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si attesta a 115 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,61%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap si mette in evidenza Banca Mediolanum (+2,2%) in scia al “Buy” di Goldman Sachs. Poco mosse le utilities, vendite su industriali e petroliferi. Chiudono sottotono Prysmian (-4,4%) e Fca (-4,35%).