Il settore moda italiano dovrebbe registrare nel 2021 un andamento migliore del previsto con un fatturato in crescita e il consolidamento del Made in Italy sul mercato inglese, nonostante restino le incertezze legate a molteplici variabili esogene.
E’ quanto emerge da un report della Camera nazionale della moda italiana (Cnmi) nel quale si delineano due scenari, uno favorevole e uno sfavorevole.
Nel primo di questi scenari, alla cui base vi è la progressiva scomparsa della pandemia nel corso di quest’anno e il successo delle misure di rilancio economico, il giro d’affari dell’industria italiana della moda è previsto in aumento del 15,5% a 75,56 miliardi, con export e import in progresso rispettivamente del 15% e dell’8,7%.
In presenza invece di uno scenario sfavorevole, con una estensione delle restrizioni fino al 2022, effetti parziali delle misure politico – economiche e impatti sulle economie più sostenute, i ricavi dovrebbero crescere di un più contenuto 6% a 69,34 miliardi, con esportazioni e importazioni attese in aumento dell’11% e del 5,7%.
Performance che segnano in ogni caso un rimbalzo dalle performance negative del 2020, periodo nel quale, secondo i dati preconsuntivi del report di Cnmi, il fatturato cala del 27,5% a 65,42 miliardi, con l’export che crolla del 25% a 53,66 miliardi.