Banco Bpm – Nasce accordo di consultazione sul 6,683% del capitale

In data 18 gennaio 2021 è stato sottoscritto un accordo di consultazione tra alcuni soci di Banco Bpm, riguardante 101.262.932 azioni della banca, pari al 6,683% del capitale sociale.

All’accordo hanno aderito la Ggg Spa, che fa capo all’imprenditore Giorgio Girondi (fondatore di Ufi Filters) e che detiene il 4,9% del capitale, l’imprenditore Sandro Veronesi accanto a Calzedonia Holding, a cui fa capo circa l’1,5%, e l’imprenditore Dario Tommasi (a capo di un’azienda vitivinicola), che possiede circa l’1 per cento.

Il patto, che ha durata triennale, prevede che i soci possono “esprimere valutazioni e orientamenti circa la rispettiva posizione nei confronti della banca” ed “esaminare ogni eventuale iniziativa da assumere in ordine a possibili determinazioni della banca che direttamente o indirettamente incidano sui rispettivi diritti ovvero interessi”.

L’accordo non prevede alcun vincolo alla circolazione delle azioni detenute dagli aderenti né all’espressione del relativo voto nelle assemblee.

Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, non è da escludere che la quota raggruppata nel patto possa salire al 9,9 per cento.

Il tutto, aggiunge il giornale, sarebbe stato fatto nell’ottica del possibile consolidamento del settore che potenzialmente potrebbe vedere coinvolta anche la banca di piazza Meda, che i rumor continuano ad accostare a Bper.

Il Ceo Giuseppe Castagna, che ha visto sempre di buon occhi la nascita di un nucleo stabile di azionisti, recentemente ha aperto ancora una volta a una potenziale aggregazione che abbia senso industriale.

Intorno alle 11:00 a Piazza Affari il titolo guadagna l’1,3% a 1,90 euro, mentre l’indice di settore sale dell’1,6 per cento.