Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un ribasso dello 0,7% e in direzione opposta all’omologo indice europeo (+0,1%), risentendo della frenata del comparto bancario (-0,6%) e uniformandosi al Ftse Mib (-0,3%).
Sul mercato il focus resta da un lato sull’andamento dei contagi da coronavirus nel Mondo (inclusa l’Italia) e sul possibile varo di altre misure restrittive per rallentarne la corsa e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, iniziata in vari Paesi negli ultimi giorni del 2020 e che dovrebbe entrare nel vivo nei prossimi mesi, grazie anche all’ok arrivato dall’Ema al vaccino di Moderna dopo quello arrivato prima di Natale per Pfizer/Biontech, a cui a breve potrebbe aggiungere Astrazeneca.
In Italia l’attenzione resta sulla crisi di Governo innescata dallo strappo di Italia Viva a causa di divergenze sul Recovery Plan, provocando incertezza sull’evoluzione del quadro politico, in attesa di per capire se ci sono i margini per proseguire con una nuova maggioranza che sostenga l’esecutivo guidato da Giuseppe Conte dopo il discorso del premier alle Camere.
La seduta sottotono del settore creditizio ha impattato in buona parte anche sui titoli dell’asset management.
Sul listino principale nuovo stop per Nexi (-0,7%), alle prese con le operazioni Sia e Nets e che potrebbe beneficiare dell’operazione CashBack lanciata dal Governo. Ritraccia Exor (-1%), che detiene il 14,4% di Stellantis, nata dalla fusione tra Fca e Psa.
Sul Mid Cap rallentano Banca Ifis (-1%) e Cerved (-2,4%), mentre sale ancora doValue (+0,4%). Denaro su illimity (+0,1%), che ha strutturato un nuovo finanziamento.
Sullo Small Cap risale Banca Intermobiliare (+0,4%), in attesa dell’esito della trattativa in esclusiva per l’acquisto di Banca Consulia. Ok Banca Sistema (+0,6%), che ha registrato volumi di factoring in crescita nel 2020.