Apertura positiva per le borse europee, dopo i nuovi record storici registrati ieri a Wall Street nel giorno del giuramento di Joe Biden a 46esimo presidente degli Stati Uniti e in attesa della riunione della Bce in programma oggi.
A Milano il Ftse Mib guadagna lo 0,7% in area 22.800 punti. In rialzo anche l’Ibex 35 di Madrid (+0,8%), il Dax di Francoforte (+0,7%), il Cac 40 di Parigi (+0,6%) e il Ftse 100 di Londra (+0,5%).
I mercati hanno accolto positivamente l’insediamento di Biden alla Casa Biana, sull’ottimismo che gli ulteriori stimoli fiscali annunciati dal neo-presidente riusciranno a rilanciare la crescita economica e spingere gli utili societari.
Gli investitori hanno infatti messo in secondo piano i timori per la continua escalation della pandemia, concentrandosi sulla promessa di ulteriori aiuti all’economia e su un’accelerazione della campagna di vaccinazioni sotto la nuova amministrazione Usa.
I piani di stimoli all’economia saranno sotto i riflettori anche in Europa oggi, anche se dal meeting di Francoforte in programma oggi non sono attesi interventi dopo la ricalibratura di dicembre.
La presidente Christine Lagarde ha indicato nei giorni scorsi una conferma delle stime macroeconomiche e sottolineato che alcuni motivi di incertezza, come le elezioni Usa e la Brexit, si sono risolti.
Intanto sul Forex il cambio dollaro/yen si mantiene in area 103,5 e l’euro/dollaro sale a 1,213, in attesa dell’uscita questo pomeriggio della prima lettura della fiducia dei consumatori dell’Eurozona a gennaio e le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione in Usa.
Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,3%) a 55,9 dollari e il Wti (-0,4%) a 53,1 dollari, dopo l’incremento delle scorte Usa evidenziato dal report Api e in attesa dei dati settimanali Eia in uscita nel pomeriggio.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 114 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,6%.
Tornando a Piazza Affari, in rialzo Cnh (+1,6%), A2A (+1,5%), Inwit (+1,5%), Moncler (+1,5%) e Telecom Italia (+1,1%).
