Mercati – Tornano timori per la pandemia, Milano (-1,5%) maglia nera in Europa

Seduta negativa per le borse europee e in particolare per Piazza Affari con il Ftse Mib che termina in calo dell’1,5% a 22.088 punti. Perdite più contenute per l’Ibex 35 di Madrid (-1,2%), il Cac 40 di Parigi (-0,6%), il Ftse 100 di Londra (-0,3%) e il Dax di Francoforte (-0,2%).

Oltreoceano scambiano lievemente in rosso Dow Jones (-0,5%), S&P500 (-0,3%) e Nasdaq (-0,2%) dopo i record registrati negli ultimi giorni in scia all’insediamento di Joe Biden alla Casa Bianca e alla prospettiva di nuovi stimoli.

L’ottimismo delle ultime sedute è stato parzialmente offuscato dai persistenti timori legati alla pandemia, con il perdurare dei lockdown e i ritardi nelle campagne di vaccinazione.

In chiaroscuro i dati macro, con i Pmi preliminari di gennaio dell’eurozona che hanno evidenziato un’intensificazione della contrazione economica, mentre negli Usa gli omologhi indici hanno segnalato un miglioramento dell’attività manifatturiera e terziaria.

Ieri il neopresidente americano Joe Biden ha rivelato la strategia nazionale per combattere il virus, avvertendo però che la crisi peggiorerà prima di migliorare. In Europa, il numero uno della Bce, Christine Lagarde, ha affermato che il Covid continuerà ad affliggere la ripresa dell’economia nella prima parte dell’anno e ha esortato i governi ad affrettarsi nell’implementazione del pacchetto Next Generation Eu.

Sul Forex l’euro/dollaro è poco mosso a 1,217 mentre il cambio fra biglietto verde e yen si apprezza a 103,8. In calo la sterlina a 1,366 dollari, dopo che il premier britannico Boris Johnson ha dichiarato che il terzo lockdown potrebbe durare fino all’estate.

Tra le materie prime procedono in rosso le quotazioni del greggio con il Brent (-1,6%) a 55,2 dollari e il Wti (-1,9%) a 52,2 dollari, penalizzate dai timori per la domanda e dall’aumento delle scorte statunitensi emerso dai dati settimanali dell’Energy Information Administration.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund risale a 126 punti base, con il rendimento del decennale italiano in aumento allo 0,75% in scia all’incertezza politica e ai dubbi sul ritmo di acquisti di bond da parte della Bce.

Tornando a Piazza Affari, tra le aziende maggiormente capitalizzate le vendite investono soprattutto Leonardo (-3,7%), Saipem (-3,6%) e Tenaris (-3,5%) mentre viaggiano in controtendenza Inwit (+1,4%), Diasorin (+0,75%) e Recordati (+0,7%).