Mercati – Europa debole dopo IFO sotto attese, Milano poco mossa

Dopo una partenza incerta i listini europei rallentano ulteriormente in scia al calo oltre le aspettative dell’indice IFO. A Piazza Affari, il Ftse Mib resiste a +0,1% in area 22.120 punti mentre scambiano in lieve ribasso il Dax di Francoforte (-0,2%), il Ftse 100 di Londra (-0,3%), il Cac 40 di Parigi (-0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,6%).

Andamento contrastato per i futures sugli indici americani, con il derivato sul Nasdaq in rialzo di quasi un punto percentuale mentre per Dow Jones e S&P500 si preannuncia una partenza intorno alla parità.

Riflettori puntati sul forum di Davos, che prende il via oggi in streaming con gli interventi, tra gli altri, del presidente cinese Xi Jinping, del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres e del presidente della Bce Christine Lagarde.

Nei prossimi giorni l’attenzione si sposterà anche sulla riunione della Fed, la prima dell’era Biden e con il nuovo segretario del Tesoro statunitense, Janet Yellen, predecessore di Powell alla guida della banca centrale americana. Focus anche sul prosieguo della stagione di trimestrali, con i conti delle big tecnologiche in arrivo questa settimana.

Intanto gli operatori continuano a monitorare l’andamento della pandemia, che sfiora i 100 milioni di casi nel mondo. La fiducia legata ai nuovi stimoli economici, in particolare al piano da 1.900 miliardi di dollari di Biden, ha spinto l’azionario globale su nuovi massimi nella scorsa ottava, nonostante le persistenti preoccupazioni legate ai lockdown e ai ritardi nelle campagne di vaccinazioni.

Per quanto riguarda l’agenda macroeconomica, l’indice relativo alla fiducia delle aziende tedesche si è attestato per il mese di gennaio a 90,1 punti, inferiore rispetto alle attese (91,4) e alla rilevazione di dicembre (92,2), così come l’indicatore relativo alle aspettative di business, sceso da 93 a 91,1 punti (consensus 93,6 punti).

Sul Forex l’euro/dollaro flette a 1,215 mentre il dollaro/yen si mantiene in area 103,8.

Tra le materie prime scambiano in modesto rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,6%) a 55,6 dollari e il Wti (+0,8%) a 52,7 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si contrae a 122 punti base con il rendimento del decennale italiano allo 0,69%, mentre il premier Conte starebbe valutando di rassegnare le dimissioni per puntare al reincarico.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap gli acquisti premiano soprattutto Diasorin (+3,4%) e Stm (+2,5%), quest’ultima in scia alle indiscrezioni su un possibile aumento dei prezzi di alcuni prodotti. In calo, invece, Leonardo (-2%) e Stellantis (-1,1%).