Dopo aver raggiunto lo scorso 18 novembre il nuovo massimo relativo intraday a 8,976 euro, le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Matteo Del Fante hanno iniziato un ampio movimento laterale, scivolando nelle ultime sedute a ridosso dell’importante supporto statico posizionato a 8,126 euro.
Il cedimento, confermato in chiusura di seduta, di questo livello potrebbe far scivolare i corsi delle azioni Poste Italiane verso la media mobile a 100 sedute, attualmente in transito a 8,09 euro, e verso quella a 200 osservazioni, che al momento transita a 7,98 euro, con il successivo supporto da monitorare individuabile a 7,79 euro. Nel caso poi di rottura al ribasso di questo livello, le quotazioni dei titoli del gruppo attivo nella gestione del servizio postale e nella logistica, ma anche nel settore finanziario, assicurativo e delle telefonia potrebbe essere proiettate verso i due obiettivi di breve periodo posizionabili rispettivamente a 7,476 euro, il primo, e a 7,194 euro, il secondo.
Un segnale positivo per i corsi delle azioni Poste Italiane, al contrario, potrebbe arrivare dal breakout di una prima resistenza statica posizionata a 8,404 euro, con possibile allungo fino alla successiva barriera individuabile a 8,77 euro. L’eventuale superamento di questo livello potrebbe poi spingere le quotazioni dei titoli del gruppo romano verso un primo obiettivo rialzista di breve periodo posizionabile a 8,976 euro, con successivo target a quota 9,122 euro.
Da inizio anno la performance dei titoli Poste Italiane è pari a -1,9% (-17,8% nell’intero 2020) e il target price medio sulla base dei contributi degli 11 analisti rilevati da Bloomberg è 10,52 euro, con un potenziale rialzista del 28,9 per cento.
Prezzo di chiusura: 8,16 euro
+11,8% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 9,122 euro;
+10,0% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 8,976 euro;
+7,5% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 8,77 euro;
+3,0% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 8,404 euro;
-0,4% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 8,126 euro;
-4,5% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 7,79 euro;
-8,4% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 7,476 euro;
-11,8% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 7,194 euro.