Nell’ultima seduta l’indice Infrastrutture Italiane ha guadagnato lo 0,9%, non molto distante dal corrispondente indice settoriale europeo (+0,8%) mentre il principale indice di Milano ha chiuso in rialzo dell’1,2%.
L’azionariato è stato sostenuto dal miglioramento della stima sul Pil mondiale per il 2020 da parte del Fmi, da -4,4% a -3,5%. Si tratta comunque della peggiore contrazione in tempo di pace dalla Grande Depressione. Per l’eurozona è atteso un calo del 7,2% (da -8,3%) e per l’Italia un -9,2% (da -10,6%). Per il 2021 il Fmi prevede una crescita mondiale del 5,5%, con un +4,2% nell’eurozona (da +5,2%) e un +3% per l’Italia (da +5,2%).
Performance positiva per Atlantia (+1,7%) mentre Inwit ha ceduto lo 0,3%.
Tra le Mid Cap, acquisti su Astm (+1,1%) ed Enav (+1%) mentre FNM (+1,9%) si è posizionata in vetta alle Small Cap (e al resto del settore) dopo aver ricevuto per la prima volta il rating investment grade pari a Baa3 con outlook stabile da Moody’s.