Alla luce dei dati preliminari del 2020 resi noti da DBA Group, CFO Sim, in una flash note, conferma per il titolo giudizio “Buy” e target price a 1,50 euro, un valore che incorpora un potenziale upside di oltre il 76% rispetto alla quotazione attuale.
I dati preliminari sono sostanzialmente in linea con le stime degli analisti di CFO Sim e le indicazioni per il 2021 seguono il piano industriale, rivisto lo scorso 20 novembre in considerazione della difficile situazione del mercato anche per il 2021 e di una ripresa a partire dal 2022.
In attesa dei risultati ufficiali del 2020, che saranno comunicati il prossimo 29 o 31 marzo, gli analisti ritengono che i dati di medio-lungo termine siano realisticamente sostenibili sulla scia di condizioni di mercato significativamente mutate.
I ricavi preliminari si attestano a 70,5 milioni, in aumento del 15,5% su base annua, leggermente inferiori all’ipotesi del piano industriale 2020-23 di 72,3 milioni. Uno scostamento trascurabile, dovuto soprattutto ad una flessione del segmento di business Engineering Project Management legato ai rallentamenti causati dalla pandemia in atto.
L’Ebitda adjusted è aumentato del 35,9% a 4,5 milioni, con un margine del 6,4% in linea con le previsioni della Sim di 4,6 milioni e con le indicazioni della società. La lieve differenza sconta un calo della divisione ICT slovena.
L’Ebitda reported si esprime in 4 milioni, dopo una cancellazione di 0,5 milioni dei semilavorati dell’ordine di Engineering Project Management nel porto di Damman (Arabia Saudita) della controllata SJS Engineering.
L’indebitamento finanziario netto si è attestato a 16,4 milioni, a fronte di una stima di 17 milioni, in linea con la guidance aziendale.
In considerazione dell’attuale portafoglio ordini, il budget 2021 della società DBA è allineato con gli obiettivi del piano 2020-23 e prevede un valore della produzione di 73 milioni (70,1 milioni per CFO Sim, invariato YoY), con un incremento di 3,1 milioni rispetto a suddetto piano. L’Ebitda 2021 è stimato a 5,5 milioni e l’indebitamento finanziario netto a 14,1 milioni, confermando le proiezioni del piano 2020-2023.
Le previsioni degli analisti evidenziano per il 2021 un Ebitda di 5 milioni e una PFN di 15,3 milioni.
Infine, CFO Sim riporta che il segmento EPM dovrebbe soffrire nei prossimi anni a causa dei minori investimenti da parte delle aziende operanti nella mobilità di persone e merci (ovvero stazioni di servizio, porti, aeroporti e autostrade), solo in parte controbilanciati dall’aumento dei progetti di progettazione dei datacenter. Il segmento ITC, invece, registrerà una crescita a una cifra nei prossimi anni, grazie al buon andamento del mercato sloveno.
In termini di marginalità, gli analisti ricordano che dall’inizio del 2020 il gruppo ha attuato una forte riduzione dei costi operativi sia nella business unit EPM che in quella ICT, abbinando il contenimento dei costi generali, attraverso la riduzione degli affitti, e l’ottimizzazione delle strutture operative.
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