Seduta in rosso per le principali piazze finanziarie asiatiche con gli investitori che restano focalizzati sulle mosse delle banche centrali, all’indomani della conferenza stampa della Fed.
La banca centrale americana, nel primo meeting dell’era Biden, ha lasciato i tassi invariati fra lo zero e lo 0,25%.
La Fed ha dichiarato il proprio “impegno a utilizzare tutti gli strumenti a disposizione al fine di sostenere l’economia degli Stati Uniti in questo momento difficile, promuovendo così i suoi obiettivi di massima occupazione e stabilità dei prezzi.”
Inoltre ha precisato che “il percorso dell’economia dipenderà in modo significativo dal decorso del virus, compresi i progressi sulle vaccinazioni. L’attuale crisi di sanità pubblica continua a pesare sull’attività economica, l’occupazione e l’inflazione e ci mette di fronte a rischi considerevoli per le prospettive economiche.”
Il presidente della Fed Jerome Powell ha affermato, nella conferenza stampa, che l’economia statunitense è lontana dalla piena ripresa e che l’inflazione e l’occupazione sono ancora al di sotto degli obiettivi fissati dai polity maker.
Sul fronte asiatico, nel frattempo, la Banca Centrale Cinese ha aperto alla possibilità di una nuova ipo per la fintech Ant Group purché le attività di quest’ultima legate alla finanza online vengano scorporate e assegnate ad una holding creata ad hoc.
Restano intanto sotto i riflettori i segnali provenienti della earning season mentre sullo sfondo permangono i timori per l’evoluzione della pandemia e il conseguente impatto economico.
L’Unione Europea non ha peraltro ancora risolto la disputa con AstraZeneca sulle forniture di vaccini, aumentando il rischio di ulteriori ritardi nella campagna di somministrazione.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro si fissa 1,21 a mentre il dollaro/yen si attesta a 104,28. Tra le materie prime, in calo il petrolio con il Brent a 55,16 dollari al barile (-0,7%) e il Wti a 52,52 dollari al barile (-0,6%). In frazionale ribasso l’oro a 1.835,5 dollari l’oncia (-0,5%).
Tornando ai listini asiatici, vendite su Shanghai (-1,7%) e Shenzen (-2,5%). Male anche Hong Kong (-2,2%).
In Giappone Nikkei e il Topix cedono rispettivamente l’1,5% e l’1,1%.
Il tutto dopo che ieri Wall Street il Dow Jones ha chiuso a -2% mentre Nasdaq e S&P 500 hanno lasciato sul terreno il 2,6%.