Obbligazioni – Seduta poco mossa per l’Europa

Obbligazionario europeo poco mosso, con l’attenzione degli investitori rivolta prevalentemente agli esiti della riunione della Federal Reserve e alla stima del Pil del quarto trimestre, oltre che sulle questioni politiche interne e l’evolversi della pandemia.

Listini continentali sparsi con il Ftse Mib in rialzo dello 0,6%.

Nel prosieguo della earning season americana – con i conti contrastanti di Apple, Facebook e Tesla – al termine del meeting di ieri sera, la Fed ha lasciato invariati i tassi di interesse e chiarito di essere ancora lontana dall’alleggerire la propria politica ultra accomodante, rimarcando la pesante crisi economica e le difficoltà del mercato del lavoro Usa.

Sul fronte macro, la lettura preliminare del Pil Usa ha evidenziato una crescita del 4%, leggermente inferiore al +4,2% previsto dal consensus e dopo il balzo del 33,4% dei tre mesi precedenti.

Le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, invece, si sono attestate a 847 mila unità, inferiori alle 875 mila attese dagli analisti e alle 914 mila della rilevazione precedente (rivista da 900 mila).

Resta sotto i riflettori anche la situazione politica interna, con il secondo giorno di consultazioni al Quirinale. Dopo le alte cariche istituzionali di ieri, nella mattinata di oggi il Presidente della Repubblica ha sentito Autonomie, Gruppo Misto e il neo formato Maie-Europeisti, mentre nel pomeriggio salgono al Colle Leu, Italia Viva e Pd.

Sullo sfondo permangono le preoccupazione per l’andamento della pandemia, a cui si aggiungono i dubbi legati ai ritardi nelle vaccinazioni, anche alla luce dello scontro fra Astrazeneca e l’Ue.

Tornando all’obbligazionario il rendimento del decennale italiano è stabile allo 0,65% con uno spread verso Bund che lima un punto base a 118 punti.

Oltreoceano il tasso del T-Bond si fissa all’1,05% (+3 bp) mentre sul forex il cambio euro/dollaro in area 1,213.