Servizi Finanziari (-2,4%) – In rosso Exor (-3,7%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un calo del 2,4% e al di sotto dell’analogo indice europeo (-1,7%), risentendo della seduta negativa del comparto bancario (-1,5%) e facendo peggio del Ftse Mib (-1,5%).

Sul mercato il focus resta da un lato sull’andamento dei contagi da coronavirus nel Mondo (inclusa l’Italia) e sulle misure restrittive per rallentarne la corsa e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che sarebbe dovuta entrare nel vivo nei prossimi mesi ma che probabilmente subirà degli slittamenti a causa di ritardi nelle forniture.

In Italia, dopo che il premier Giuseppe Conte ha rassegnato le dimissioni, si attende l’evoluzione del quadro politico. Tra gli scenari possibili un Conte-ter con una maggioranza più solida o un cosiddetto Governo di unità nazionale. Un quadro più chiaro lo si potrebbe avere al termine delle consultazioni tra le forze politiche e il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

La frenata del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management.

Sul listino principale ritraccia Nexi (-3%), alle prese con le operazioni Sia e Nets e che potrebbe beneficiare dell’operazione CashBack lanciata dal Governo. Male Exor (-3,7%).

Sul Mid Cap rallentano Banca Ifis (-0,9%), Cerved (-0,7%) e doValue (-1,8%).

Sullo Small Cap sottotono Banca Intermobiliare (-0,4%), in attesa dell’esito della trattativa in esclusiva per l’acquisto di Banca Consulia.