Stm – Conti in crescita nel 4Q20, stima ricavi per $2,93 mld (+31,2% a/a) nel 1Q21

Nel quarto trimestre del 2020 il fatturato di STM si è attestato a 3,24 miliardi di dollari, rispetto a 2,75 miliardi del pari periodo del 2019 (+17,5%).

Nel confronto anno su anno, la Società ha riportato maggiori vendite in tutti i segmenti: Automotive, Imaging e Discreti di potenza (+3,1% a 953 milioni), Analogici e MEMS (+30,8% a 1.419 milioni), Microcontrollori e Digital ICs (+15,8% a 859 milioni), quest’ultimo con una lieve flessione solo nel sotto-gruppo RF Communications.

In termini sequenziali i ricavi netti sono aumentati del 21,3%, 580 punti base al di sopra del valore più alto della guidance della Società.

Come tipologia di clienti gli OEM (Original Equipment Manufacturer) hanno rappresentato il 74% (72% nel 4Q 2019) mentre la Distribuzione ha inciso per il restante 26% (28% nel 4Q 2019). Anno su anno, le vendite a OEM sono progredite del 20,7%, quelle alla Distribuzione del 9,1%.

Il Mol ammonta a 1.254 milioni, pari a un incremento anno su anno del 16%. Il margine lordo, pari al 38,8%, è diminuito di 50 punti base anno su anno (30 punti base sopra il valore intermedio della guidance) a causa principalmente della pressione sui prezzi e di effetti valutari negativi, al netto dei contratti di hedging, parzialmente controbilanciati da un mix migliorato e minori oneri da sottoutilizzo della capacità produttiva.

L’Ebit è aumentato del 42,8% a 657 milioni, rispetto a 460 milioni di dollari nello stesso trimestre dell’anno scorso. Anno su anno, il margine operativo è aumentato di 360 punti base al 20,3% dei ricavi netti.

Più in dettaglio l’incremento dell’Ebit è attribuibile alle performance dei segmenti AMS (+43,1% a 402 milioni) e MDG (+46,2% a 174 milioni), parzialmente bilanciate dal settore ADG (-16,8% a 94 milioni). Pesano anche rettifiche per 13 milioni.

Il trimestre si è chiuso con un utile netto dei Soci di 582 milioni, in aumento del 48,5% su base annua.

Dal punto di vista patrimoniale i mezzi propri passano dai 7,74 miliardi del 30 settembre a 8,5 miliardi a fine dicembre, mentre la posizione finanziaria netta (al netto di liquidità vincolata e titoli negoziabili) risulta positiva (cassa) per 385 milioni, rispetto a un indebitamento netto di 151 milioni a fine settembre.

Il valore intermedio delle previsioni sulle attività stima ricavi netti per il primo trimestre 2021 a 2,93 miliardi di dollari, corrispondenti ad una crescita anno su anno del 31,2% e ad una flessione del 9,5% rispetto al trimestre precedente, e un margine lordo al 38,5%, più o meno 200 punti base.

“Per il 2021, prevediamo di investire tra 1,8 miliardi di dollari e 2,0 miliardi di dollari circa in spese in conto capitale a sostegno della forte domanda del mercato e delle nostre iniziative strategiche”, ha aggiunto il Ceo Jean-Marc Chery.