Tesla ha diffuso ieri a mercati chiusi risultati in chiaroscuro, con ricavi in crescita nel quarto trimestre 2020 del 46% a 10,74 miliardi di dollari superiori ai 10,4 miliardi previsti dagli analisti.
Sotto le attese, invece, l’utile netto a 270 milioni, superiore ai 105 milioni di un anno prima ma pari a un eps ajusted di 80 centesimi, al di sotto degli 1,03 dollari stimati dal consensus e ai 2,14 dollari dello scorso anno, prima dello scoppio della pandemia.
Un risultato che segna il sesto trimestre consecutivo in utile per Tesla e il primo anno in attivo della sua storia, ma anche la prima volta in cui la società ha deluso le previsioni di Wall Street dal luglio 2019.
In diminuzione i margini operativi, ridotti al 5,4% rispetto al 9,2% dei tre mesi precedenti a causa dell’aggressivo taglio dei prezzi in Cina e ai costi legati alla catena di fornitori.
Infine, per il 2021 il management ha fissato l’obiettivo di produrre e vendere complessivamente 750 mila veicoli, in aumento del 50% rispetto alle 500 mila dell’anno appena concluso.
In seguito alla diffusione dei risultati, JP Morgan ha tagliato la raccomandazione sul titolo da market outpeform a market perform.