Dall’inizio di questa ottava le quotazioni dei titoli del gruppo attivo principalmente nella raffinazione del petrolio si muovono con ridotte oscillazioni al di sopra dell’importante supporto statico, ma anche dinamico (media mobile a 100 sedute), posto a 0,5330 euro. Questa fase laterale segue il movimento discendente avviato lo scorso 8 gennaio dai corsi delle azioni Saras a partire dal massimo relativo intraday a 0,6560 euro e potrebbe essere interpretata come il tentativo di costruire una base per un pronto recupero, a partire già dalla prossima settimana.
A questo scopo è necessario che le quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Dario Scaffardi superino di slancio una prima barriera statica posizionata a 0,5580 euro, con possibile estensione dell’allungo fino alla successiva resistenza, sempre statica, individuabile a 0,5780 euro. Nel caso poi di breakout di questo livello i corsi delle azioni Saras non dovrebbero avere grossi ostacoli nel raggiungere un primo obiettivo rialzista di breve periodo posizionabile a 0,5910 euro, al di sopra del quale il successivo target è a quota 0,6055 euro.
L’eventuale cedimento del sopracitato supporto statico, ma anche dinamico, posizionato a 0,5330 euro, al contrario, potrebbe provocare un deciso incremento della pressione dei venditori sulle quotazioni dei titoli del gruppo controllato dalla famiglia Moratti con possibile discesa fino al successivo supporto, sempre statico, individuabile a 0,5095 euro. Soltanto la rottura al ribasso di questo livello potrebbe far proseguire la discesa dei corsi delle azioni Saras verso i due obiettivi di breve periodo posizionabili rispettivamente a 0,498 euro, il primo, e a 0,4804 euro, il secondo.
La performance dei titoli Saras da inizio anno è pari a -8,7% (-58,5% nell’intero 2020) e il target price medio sulla base dei contributi degli 11 analisti rilevati da Bloomberg è 0,69 euro, con un potenziale rialzista del 27,2 per cento.
Prezzo di chiusura: 0,5425 euro
+11,6% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 0,6055 euro;
+8,9% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 0,5910 euro;
+6,5% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 0,5780 euro;
+2,9% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 0,5580 euro;
-1,8% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 0,533 euro;
-6,1% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 0,5095 euro;
-8,2% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 0,498 euro;
-11,4% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 0,4804 euro.