L’assemblea straordinaria di Bper ha approvato le modifiche allo statuto, che avevano ricevuto l’autorizzazione della BCE.
Le disposizioni introdotte nello statuto riguardano principalmente:
- l’adozione di un criterio di elezione del cda di natura proporzionale, fondato sul metodo dei “quozienti”;
- una soglia di “accesso al riparto” in modo tale che, ferma l’esigenza di legge di assicurare alla prima lista di minoranza la possibilità di esprimere almeno un amministratore, le altre liste di minoranza concorrano alla nomina del consiglio solo qualora abbiano ottenuto voti almeno pari al 5% del capitale con diritto di voto;
- l’introduzione di limiti al collegamento tra liste, rafforzati rispetto a quelli applicabili ai sensi della normativa, al fine di assicurare l’effettiva rappresentanza delle minoranze azionarie in seno all’organo di amministrazione e di impedire al tempo stesso che, per effetto del sistema proporzionale, liste di minoranza tra loro collegate si trovino ad esprimere la maggioranza consiliare;
- una deroga al sistema proporzionale sopra descritto qualora la lista risultata prima per numero di voti, purché contenente un numero di candidati pari o superiore alla maggioranza dei consiglieri da eleggere, abbia ottenuto il voto favorevole di più della metà del capitale avente diritto di voto;
- l’eliminazione della facoltà del cda uscente di presentare una lista di candidati per l’elezione dell’organo amministrativo.
Ulteriori variazioni riguardano, tra l’altro:
- l’eliminazione della figura del presidente onorario;
- la modifica dell’assetto degli organi deputati all’azione esecutiva, rendendo facoltativa la nomina del comitato esecutivo e rimettendo pertanto al cda l’assunzione della determinazione circa l’istituzione di tale organo;
- la riduzione della composizione numerica del collegio sindacale, passando dall’attuale numero di cinque sindaci effettivi a tre.