Mercati – Previsto avvio in rosso in scia a futures Wall Street e Asia

Le borse europee dovrebbero iniziare la seduta in ribasso in linea all’andamento dei futures di Wall Street e ai cali registrati dai mercati asiatici, con l’azionario globale che si avvia ad archiviare la peggior settimana degli ultimi tre mesi complici i timori per i ritardi nei vaccini.

Ieri i principali indici americani hanno chiuso in rialzo, rimbalzando prontamente dopo aver registrato mercoledì la peggior sessione da ottobre. Dow Jones e S&P 500 hanno guadagnato l’1% e il Nasdaq lo 0,5%.

In Asia, stamane, Tokyo ha perso l’1,9%, dopo che le autorità giapponesi hanno confermato altre tre nuove varianti del Covid 19 e dichiarato che AstraZeneca otterrà l’approvazione del suo vaccino nel paese a metà febbraio.

Hong Kong cede lo 0,5% e Shanghai lo 0,6%, mentre la People Bank of China ha iniettato 100 miliardi di yuan nel sistema finanziario dopo una settimana di riduzione della liquidità che aveva suscitato preoccupazioni su un restringimento della politica monetaria.

La continua diffusione del virus e delle sue varianti con le conseguenti misure restrittive, insieme ai timori per i ritardi e la reale efficacia dei vaccini, stanno contribuendo ad appesantire il sentiment dei mercati.

A ciò si aggiunga il nervosismo causato dal caso Gamestop, al centro di un’ondata di acquisti da parte di investitori retail che stanno scommettendo contro gli short degli Hedge Funds, mentre nella notte l’App Robinhood su cui operano i trader ha deciso di limitare le transazioni

Sul fronte macro, l’economia Usa nel 2020 ha interrotto 11 anni di espansione, segnando il primo calo dal 2009 e la maggior contrazione dal 1946. Secondo la stima diffusa ieri, il Pil del quarto trimestre ha segnato un +4%, portando a un -3,5% nell’interno anno.

Sempre nel periodo ottobre-dicembre, l’economia francese ha rallentato a un ritmo inferiore alle attese. La lettura preliminare del Pil, infatti, ha evidenziato un -1,3% rispetto al -4% stimato dal consensus.

L’agenda di oggi prevede, inoltre, il tasso di disoccupazione in Germania a gennaio e l’indice dei prezzi alla produzione a dicembre in Italia e Francia.