Starebbero proseguendo le trattative tra Cattolica e Banco Bpm per trovare un accordo consensuale riguardo alle joint venture nella bancassicurazione ed evitare l’arbitrato.
“Stiamo dialogando. Se c’è la volontà le cose si possono fare tempestivamente. Sennò si va in arbitrato”, ha affermato Paolo Bedoni, presidente di Cattolica, in una recente intervista rilasciata all’Economia del Corriere della Sera.
Lo scorso dicembre Banco Bpm ha comunicato a Cattolica l’avvenuto esercizio dell’opzione di acquisto della quota del 65% detenuta da Cattolica nel capitale delle joint venture Vera Vita (che detiene il 100% della compagnia assicurativa irlandese Vera Financial DAC) e Vera Assicurazioni (che detiene il 100% di Vera Protezione).
“La comunicazione di esercizio dell’opzione di acquisto trasmessa a Cattolica riporta le ragioni che portano a ritenere che l’esecuzione, in data 23 ottobre 2020, dell’operazione societaria e industriale tra Assicurazioni Generali e Cattolica, annunciata al mercato il 25 giugno scorso, abbia determinato un cambio di controllo su Cattolica e pertanto dia titolo a Banco Bpm a esercitare l’opzione di acquisto della quota detenuta da Cattolica nel capitale delle joint venture”, si legge nella nota rilasciata dalla banca.
“Il diritto ad acquistare le partecipazioni pari al 65% del capitale detenute da Cattolica nelle joint venture è stato attribuito a Banco Bpm da Cattolica nell’ambito del patto parasociale sottoscritto a marzo del 2018 al ricorrere, tra gli altri, del cambio del controllo anche di fatto di Cattolica da parte di una compagnia assicurativa che svolga, o controlli (direttamente o indirettamente) tra gli altri una società che svolga, servizi o attività bancari in Italia”, spiega la nota.
“Il patto prevede che l’acquisto della quota del 65% delle joint venture avvenga ai c.d. “own funds” (escluse le passività subordinate) ed è quindi stato calcolato dalla banca in 335,7 milioni circa (sulla base del dato disponibile al 30 giugno 2020)”, aggiunge il comunicato.
Intorno alle 12:00 a Piazza Affari il titolo Cattolica guadagna l’1,1% a 3,90 euro, mentre l’indice di settore sale dell’1,5 per cento. Le azioni Banco Bpm salgono dello 0,6% a 1,82 euro, mentre l’indice di settore registra un progresso dell’1,2 per cento.