Servizi Finanziari (-3,3%) – Settimana negativa per Exor (-5,2%)

Il Ftse Italia Servizi Finanziari termina con un rosso del 3,3% e al di sotto dell’analogo indice europeo (-2,1%), risentendo della frenata del comparto bancario (-3,4%) e facendo peggio del Ftse Mib (-2,3%).

Sul mercato il focus resta da un lato sull’andamento dei contagi da coronavirus nel Mondo (inclusa l’Italia) e sulle misure restrittive per rallentarne la corsa e, dall’altro, sulla prosecuzione della campagna vaccinale, che sarebbe dovuta entrare nel vivo nei prossimi mesi ma che probabilmente subirà degli slittamenti a causa di ritardi nelle forniture.

In Italia, dopo che il premier Giuseppe Conte ha rassegnato le dimissioni, si attende l’evoluzione del quadro politico. Tra gli scenari possibili un Conte-ter con una maggioranza più solida o un cosiddetto Governo di unità nazionale. Un quadro più chiaro lo si potrebbe avere dopo le consultazioni tra le forze politiche e il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha conferito al Presidente della Camera, Roberto Fico, un mandato esplorativo.

Il rallentamento del settore creditizio ha impattato anche sui titoli dell’asset management.

Sul listino principale vendite su Nexi (-2,7%), alle prese con le operazioni Sia e Nets e con l’assemblea che a breve sarà chiamata a deliberare sull’incorporazione di quest’ultima. Male Exor (-5,2%).

Sul Mid Cap vendite su Banca Ifis (-2,5%) e doValue (-1,8%), mentre rimbalza Cerved (+4,1%).

Sullo Small Cap lettera su Banca Intermobiliare (-0,4%), in attesa dell’esito della trattativa in esclusiva per l’acquisto di Banca Consulia.