Ieri l’indice Infrastrutture Italiane ha chiuso gli scambi sulla parità mentre il corrispondente indice settoriale europeo ha guadagnato l’1,5% e il principale indice di Milano l’1,2%.
Resta in primo piano la vicenda dei piccoli trader intenti a scommettere su alcuni asset contro i grandi fondi. Nel loro mirino sono finite ora le materie prime e in particolare l’argento, volato sopra quota 30 dollari l’oncia per la prima volta dal 2013. Diversi analisti ritengono comunque che la recente esplosione speculativa dei retail non farà deragliare il bull market, sottolineando che un’impennata della volatilità ha spesso accompagnato un peggioramento dell’outlook della crescita, insieme a segnali di valutazioni troppo elevate.
Atlantia (+8,8%) dopo le indiscrezioni riguardanti la vicenda ASPI pubblicate da Bloomberg, a cui è seguita una risposta ufficiale della società che ha reso noto di aver ricevuto nella tarda serata del 31 gennaio una lettera dal consorzio formato da CDP Equity, Blackstone Infrastructure Advisors e Macquarie Infrastructure and Real Assets, in cui viene richiesta una estensione dei termini per la presentazione di un’offerta finale per l’88% di ASPI entro la fine di febbraio. La lettera non contiene alcuna indicazione di prezzo ma afferma l’intenzione di voler raggiungere un risultato più ponderato sulla valutazione rispetto al documento di valutazione allegato alla lettera del 22 dicembre e di poter fornire una proposta più convincente.
Tra le Mid Cap, in evidenza ASTM (+4,8%). In frazionale rialzo Rai Way (+0,4%) ed Enav (+1,1%).